1. Il giorno del Patrono


    Data: 14/03/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Heroindio, Fonte: EroticiRacconti

    ... la mia roba assieme alla sua.
    
    Sono le 23:05, mi congedo dalla Ela e mi avvio verso casa.
    
    Ma la mia giornata di festa non è finita. Devo fare il puttan-tour perché mancano all'appello le battone di strada.
    
    Sul marciapiede del viale che porta allo stadio c'è una ragazza nuova con una minigonna rossa e stretta, tacchi alti, maglietta bianca e aderente. I capelli sono ondulati e tagliati sopra le spalle. Accosto, entra in macchina e, mentre contrattiamo la prestazione, mi dice che è originaria dei Balcani e che fa questo lavoro da due giorni. Ci accordiamo per trenta euro, abbasso e tiro indietro il sedile lato passeggero, mi accovaccio davanti a lei e attacco a leccare i piedi, la figa e l'ano. Dopo dieci minuti, le chiedo se mi può pisciare in bocca e lei mi accontenta, dopo la bevuta lo metto dentro e comincio ciucciarle i capezzoli, arrivo al collo e provo a baciarla sul muso. Lei ci sta, allora infilo la lingua in bocca e vengo mentre la premo col muso e con il corpo sul sedile.
    
    La riporto sul viale e scende. Riavvio la macchina e, sullo specchietto retrovisore, vedo un'altra ragazza che le si avvicina. La conosco questa, lavora sulla strada da un annetto. Discutono. Poi la nuova arrivata va via. Ho ancora 30 euro nel portafogli. Torno indietro e abbordo quest'altra. ...
    ... È molto magra, i lineamenti del viso sono spigolosi e anch'essa è dell'Europa dell'Est. Indossa un completo nero, i pantaloni sono stretti e, sul fondoschiena, sono infilati nel culo. I glutei sono piccoli e sodi.
    
    Sale e ci appartiamo. Mi rannicchio davanti a lei che è sdraiata sul sedile anteriore destro. Le ciuccio gli alluci, i talloni e le succhio il clitoride. Ha gli spasmi alla pancia. Metto la lingua nell'ombelico, sente solletico e ride, poi le pizzico con le labbra i capezzoli, si agita e mi preme la testa sul seno, allora prendo il pisello in mano e glielo ficco nel ventre. È caldo. L'abbraccio e tento di slinguarla ma lei si gira a destra, perciò le metto la lingua nell'orecchio. Prova a divincolarsi ma è immobilizzata dal peso del mio corpo. In questa posizione raggiungo il quinto orgasmo del giorno.
    
    Ci rimettiamo in ordine. Mentre la riporto a battere, le chiedo perché avesse poco prima litigato con la neoarrivata. Mi risponde che quella aveva invaso il tratto di sua competenza e le stava rubando i clienti.
    
    La ringrazio di tutto, le prometto che ci rivedremo presto e la faccio scendere dall'auto.
    
    Bene, la giornata delle puttane è finita. Domani si torna a lavoro rilassati. E un po' spompati.
    
    Niente male. Se non fosse che ho speso 140 euro in poche ore. 
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