1. Il giorno del Patrono


    Data: 14/03/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Heroindio, Fonte: EroticiRacconti

    Avete mai festeggiato la giornata delle puttane?
    
    Dedicato una giornata intera alle prostitute della vostra città?
    
    Sì sì, proprio a loro.
    
    Io l'ho fatto. Al pesce di Aprile dell'anno scorso. Il giorno di S.Maria Egiziaca, la più antica protettrice delle prostitute (quelle pentite).
    
    È domenica mattina. Mi sveglio, ho l'alzabandiera e comincio a programmare la mia giornata di festa.
    
    Prendo tre/quattro numeri di telefono da un sito-web specifico. Chiamo la prima, chiedo prezzi e prestazioni, è troppo cara, riaggancio. La seconda è più economica. Con 50 euro mi promette bocca, figa ed accoglie altre richieste.
    
    Tracanno mezzo litro di vino per durare di più ed esco. Arrivo all'indirizzo indicatomi e richiamo la lucciola, le dico che sono al portone. Lei si trova al secondo piano, a sinistra dell'ascensore.
    
    Salgo sù, mi apre la porta una Sud Americana, è nuda. Guardo la sua pelle dorata e il seno. Ha la parrucca bionda. L'ambiente è riscaldato. Mi spoglio e la adagio sul letto, le alzo e allargo le cosce, poi comincio a leccarle i piedi e salgo sù a insalivare caviglie, gambe, ginocchia e interno coscia. E arrivo a brucargliela. Immetto la lingua e impasto, poi striscio verso il buco del culo e…. Splash! Stantuffo con la lingua. Mi eccito, allora mi levo un po’ su e glielo metto dentro la figa. Intanto cerco di baciarla, lei ride e mi evita ma è costretta a lasciarsi sbavare il collo. Sono passati sette/otto minuti e ancora non vengo. Allora mi alzo, la tipa si ...
    ... siede e si mette dei guanti di lattice, io l'afferro per la nuca e glielo ficco in bocca. Lei intanto m'infila il dito indice nel retto. Vengo. Mi pulisce con una salviettina.
    
    Ci salutiamo e vado via. Riprendo il telefonino, digito il terzo numero e risponde una orientale. È disponibile alle mie richieste fetish. E con trenta euro lo fa pure scoperto.
    
    La raggiungo e ci mettiamo comodi. La lustro da capo a piedi. Assaporo gli umori della sua passera calva. Mi alzo e mi butto sopra di lei, me la sbatto e le vengo sulla pancia. Mi porge della carta igienica, mi asciugo, rimetto i pantaloni e vado via senza salutarla.
    
    Ritorno a casa, faccio la doccia e rimetto gli stessi indumenti di prima. Telefono a mia madre, abita vicino e la avviso che l'indomani passerò a trovarla assieme alla Ela. Eppoi chiamo anche quest’ultima, per dirle che sto arrivando.
    
    Stiamo insieme fino a tarda serata e, prima di lasciarci, facciamo all'amore. La trombata dura almeno tre quarti d'ora. In mattinata ho scopato con due donne diverse e ora non è facile per me avere un orgasmo con la mia morosa. Durante una pecorina di mezzora, le metto il pollice destro in bocca, me lo lubrifica per bene, quindi glielo infilo nel culo. Urlo come un Indiano d'America e vengo, lei grida e si sbrodola.
    
    Mentre ci rivestiamo, lei nota della polvere brillantinata sulla mia t-shirt. Ocazzoh! Mi ricordo della cinese, aveva brillantini su collo e seno. Le spiego che quella rincoglionita della mia mamma avrà lavato ...
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