1. Le mie storie (104) 2ª parte


    Data: 11/03/2021, Categorie: Maturo Masturbazione Hardcore, Autore: isolafelice75, Fonte: xHamster

    24 agosto, Napoli, sono circa le 11 del mattino quando arrivo puntuale all’aeroporto con il mio bel trolley che passa rigorosamente come bagaglio a mano. Dentro ci ho messo (per 4 giorni) un paio di vestiti da sera, tre magliette, due gonne (altezza ginocchio poco più poco meno), un paio di scarpe tacco alto, due costumi e ben cinque completini intimi, di diversi colori, di diverse forme sia nel reggiseno che nella parte inferiore (brasiliana, perizoma ed addirittura un tanga), autoreggenti e anche un reggicalze visto che il tempo sembra essere primaverile ma fresco la sera; aspetto l’arrivo di Massimo con un paio di scarpe con tacco 6 (comode), gonna al jeans e camicetta a quadretti sbottonata il giusto per fargli capire (voi lo avrete già capito dalla descrizione della mia valigia) che ho intenzioni “bellicose”. Sono stata ad Amsterdam già due volte, la prima più di vent’anni fa con un gruppo di amiche con le quali ci divertimmo in ogni maniera… Capite a me (magari un giorno, se la memoria mi accompagna ancora ve lo racconterò), la seconda con tutta la famiglia (ed anche in quest’occasione ahimè avrei qualcosa da dirvi… Non tanto per me quanto per mio fratello letteralmente in preda agli ormoni). Mentre sono assorta nei miei ricordi, finalmente arriva il mio compagno di viaggio che, tanto per cambiare, subito nota la scollatura eccessiva della mia camicetta, ma l’estate e soprattutto la tanta gente che cammina per l’aeroporto rende la cosa del tutto anonima. Il viaggio in ...
    ... aereo è comodo, le 2 ore passano velocemente tra chiacchiere, un panino freddo e qualche carezza lungo le cosce, nascosta fortunatamente dal bracciolo e dal posto lato finestrino. Mentre “giochiamo” a togliere la mano, gli faccio presente che in vita mia ho quasi sempre incontrato ragazzi o uomini particolarmente “maiali” nel senso di persone magari professionalmente ineccepibili ma privatamente con uno solo pensiero (immaginate quale). Raramente mi sono trovata a stare con il timido piuttosto che l’impacciato. Poi forse capito che sono sempre stata io quella imbranata. L’atterraggio è tranquillo, prendiamo il trenino ed arrivati alla stazione centrale con il suo cellulare, facilmente troviamo la direzione dell’albergo; l’entrata onestamente è un po’ cupa ed anche la hall è abbastanza anonima, appena apriamo la porta della camera però, noto due enormi letti matrimoniali ed istintivamente esclamo “su uno si dorme, sull’altro …” e ridendo gli faccio l’occhiolino, poi mi lascio cadere su uno dei due per rilassarmi un attimo e provare il materasso. La voce di Massimo dal bagno puntualizza che c’è sia la doccia che la vasca, poi qualche secondo dopo mentre sono a pelle di leone, me lo ritrovo accanto che mi guarda mentre con la mano risale la coscia fin sotto la gonna per arrivare a toccare culo. Capisco subito le sue intenzioni, ma sono in movimento da almeno 8 ore e sento impellente l’esigenza di una doccia, così visto che si trova già sul mio sedere, gli chiedo di sfilarmi la ...
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