1. La rompipalle.


    Data: 21/01/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: Mesx, Fonte: Annunci69

    Due settimane.
    
    Questo era il tempo da cui ormai, quella dannata stronza era ossessionata da me.
    
    Mi era stata presentata ben prima però, circa da due mesi, ad una serata tra amici.
    
    Il suo nome era R, frequentava il mio stesso istituto, di cui ormai, ero all'ultimo anno.
    
    Ovviamente, dopo la stretta di mano, non vi era stato il ben che minimo dialogo, non ero proprio interessato a lei.
    
    Questo non solo per il suo carattere a primo impatto molto fastidioso, ma anche per il fisico assolutamente tutto fuorché magro o curvy.
    
    Siamo sinceri, era una ragazza con evidenti problemi di peso, ma sto cercando di non usare parole offensive. Non sarò tuttavia gentile per il resto del racconto, rassegnatevi.
    
    Tutto iniziò per una mia gentilezza nei suoi confronti, PALESEMENTE FRAINTESA.
    
    Dopodiché lei si scatenò.
    
    Iniziò dal salutarmi sempre in corridoio, ma quello non di certo un crimine.
    
    Passò poi allo sfottere, senza apparente motivo, ma anche li, nulla di sconcertante.
    
    Poi iniziò a spargere voci sul mio conto, e la cosa iniziò a infastidirmi parecchio.
    
    Mi seguiva ovunque all'uscita da scuola, probabilmente pensando non me ne accorgessi.
    
    Ed infine, chiese il mio numero ad una mia amica, che ignara di ciò che stesse accadendo, glielo diede.
    
    Non vi era un attimo di tregua, nei corridoi mi seguiva, una volta usciti pure, e poi mi bombardava di messaggi ai quali, il più delle volte, non rispondevo.
    
    Finché, dopo due settimane di "vivi e lascia vivere" ho ...
    ... raggiunto il famoso momento di "adesso basta."
    
    Mentre tornavo a casa, con lei che faceva finta di non seguirmi come al solito, mi fermai e le andai in contro.
    
    "SI PUO' SAPERE COSA CAZZO VUOI DA ME FOTTUTO BARILE CON LE GAMBE?!?"
    
    Lei non parlò e corse via in lacrime. Per quanto potesse correre, si intende.
    
    Il giorno dopo, fui convocato dalla preside per colpa sua.
    
    "R mi ha detto che sei stato alquanto scortese con lei ieri, e che l'hai definita in modi brutti legati al suo peso. Non è un comportamento che accettiamo in questa scuola."
    
    "Signora preside, con tutto il rispetto di questo mondo...lei hai idea di cosa sto vivendo da due settimane a questa parte?"
    
    "Nulla che ti possa rendere così scortese con una povera ragazza innocente."
    
    "INNOCENTE? Lei definisce il seguirmi e rompermi le scatole ad ogni ora del giorno come un comportamento sobrio ed innocente? Mi sta portando allo stremo!"
    
    "Secondo me esageri al riguardo, conosco R ed è una ragazza modello. Quindi fammi la cortesia di non trattarla più così male o sarò costretto a punirti"
    
    "A punirmi per cosa? per essermela presa con una ragazza con evidenti problemi di peso FUORI dall'istituto?"
    
    "Non accettiamo casi di bullismo, il caso è chiuso."
    
    Quando uscii dall'ufficio mi usciva il fumo dalle orecchie per la rabbia.
    
    "Parità dei sessi un cazzo." pensai.
    
    Quando, guarda caso mentre tornavo in classe, eccola che spunta.
    
    "R, vedi di sparire dalla mia vista o giuro che stavolta finisce ...
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