1. Interamente donna


    Data: 19/01/2018, Categorie: Lesbo Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... i veri e attendibili maestri possiedono: io ero l’allieva e assimilavo tutto ciò che lei m’insegnava.
    
    Quella mattina, invero, quando la sveglia suonò alle otto ero già in piedi da un’ora e mezzo: mi ero alzata sfinita, avevo riempito la vasca con l’acqua calda e qualche goccia all’essenza di rose, mi ero concessa un bagno rilassante e mi ero coccolata accarezzando il clitoride ed eccitandomi pensando ai suoi occhi verdi e alla sua lingua che s’intrufolava famelica nella mia arroventata e pelosissima nera fica. Il bagno di prima mattina m’aveva ridonato vigore e quando alle nove scesi per prendere l’auto correndo a prenderla alla stazione. Io ero effettivamente bella, con i tacchi alti, i pantaloni aderenti e la camicetta slacciata sino all’incavo tra i seni, un tocco leggero e naturale di trucco con i capelli raccolti in una coda alta. Ciò nonostante sarei stata alla sua altezza? Il suo sguardo non mentì rispondendo subito alla mia domanda:
    
    ‘Sei davvero splendida’ – sembrava dirmi, con quegli occhi che brillavano come due pietre preziose nel sole del mattino.
    
    ‘Lo sono grazie a te, per merito tuo’ – avrei voluto annunciarle, a ogni buon conto mi trattenni.
    
    Mi trattenni contenendomi sino a quando arrivate a casa iniziammo ...
    ... a spogliarci frenando il respiro, baciandoci e cercando di non rovinare per non danneggiare con la fretta e con il desiderio quel momento tanto invocato e atteso. La sua pelle delicata e liscia sotto il tocco delle mie dita, i suoi seni alti e pieni adornati dai capezzoli piccoli e rosati che s’aggrottavano quando la mia bocca si soffermava per baciarli, la sua fica ammaliante e invitante mi fecero confondere e perdere la percezione del tempo e dello spazio.
    
    Quando m’alzai dal letto era già notte inoltrata, andai in cucina per preparare un paio di toast con un po’ di latte freddo, e quando tornai in camera la vidi ancora addormentata, spossata e debilitata dalla giornata di sesso appena trascorsa.
    
    Ammirai la sua stupenda e incantevole nudità, i piedi curatissimi, le caviglie sottili, le gambe lunghe, il sedere morbido, sodo, la vita sottile, il seno rigoglioso, la posizione libidinosa e quel viso d’angelo.
    
    In conclusione m’interpellai cercando l’origine di quell’insperata fortuna, scandagliando ogni cosa, ponderando il suo modo di fare, analizzando il suo carattere, vagliando la sua indole, perché tutto nei suoi gesti e nelle sue movenze la rendeva raffigurandola totalmente e immensamente femmina.
    
    {Idraulico anno 1999} 
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