1. SE VUOI


    Data: 19/01/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: silverdawn, Fonte: RaccontiMilu

    ... maschio o una femmina?’
    
    ‘Un…. Maschio…. un maschio…. assolutamente…. sì….’
    
    Poi, presi più dal fare che dal pensare, si spersero uno dentro l’altra senza finire il discorso che, però, era rimasto impresso nella memoria della telecamera… fu Rossana a ritirarlo fuori, alcune sere dopo, mentre erano a cena perché su quella fantasia aveva fatto frullare le dita molte volte, durante quei giorni.
    
    ‘Ma… pensi davvero che sia possibile, farsi riprendere da qualcuno?’
    
    ‘Se tu vuoi, lo possiamo fare… preferiresti uno sconosciuto o un amico?’
    
    ‘Non saprei… lo sconosciuto mi spaventa… forse &egrave meglio un amico…’
    
    ‘Hai in mente qualcuno in particolare?’
    
    Matteo immaginava che lei, fantasticando, già si fosse fatta una figura…
    
    ‘Sinceramente… penso che potrei farlo davanti a Dario… gli racconto sempre tante cose che &egrave come se già m’avesse vista….’
    
    Dario? Dario era un amico di Matteo che vedevano spesso, forse il migliore amico di Matteo; s’era appena separato dalla moglie, aveva perso un po’ del suo buonumore, ma era sempre Dario… perché no?
    
    ‘Ottima scelta: vedrai, lui non si fa certo dei problemi… l’importante &egrave…’
    
    ‘No, aspetta: &egrave solo un’idea… se dovessi farlo, meglio di lui non c’&egrave, ma…’
    
    ‘Ecco, appunto: l’importante &egrave che tu sia decisa. Se non lo sei…’
    
    ‘Se non lo sono? Ma tu mi ci vedi, a far l’amore davanti a Dario?’
    
    ‘Non &egrave che tu sia così pudica… a me l’idea piace molto… ma…’
    
    ‘Dipende da me, lo so… ...
    ... eccitare mi eccita molto, son già un lago! Accarezzandomi da sola l’ho anche visto, lì che mi guardava… e se poi, dopo… insomma… ci devo pensare un pochino… nel frattempo… ho una voglia che va su per i muri!’
    
    ‘Allora chiedo il conto?’
    
    Passarono altri giorni, giorni normali; lui non le chiese mai nulla, la sentiva bollire forse più forte del solito ma non le chiedeva nulla, aspettava.
    
    Riuscirono a far l’amore anche a casa di lei, fugacemente, sopra la cantina. Lei quasi si decise anche a farlo in casa, nella sua camera, ma suonarono alla porta e s’interruppe l’incantesimo. Lei continuava a guardare sempre lo stesso filmato in cui le chiedeva di farsi guardare da un altro ed ogni volta godeva più forte. Le venne quasi voglia di chiedere a una sua amica se l’avrebbe aiutata lei… se l’avrebbe ripresa mentre… ma no… era sempre più forte l’idea che fosse Dario a maneggiare la telecamera.
    
    Era un tormento, non lo sopportava più: doveva farlo! Quel tarlo continuava a scavare dentro di lei il suo lungo tunnel e lei… lei ci cadeva dentro. Così, una sera, a casa di Matteo, mentre lui la baciava dolcemente lei esplose:
    
    ‘Sono pronta: facciamolo, chiamalo, diglielo, lo voglio… non ne posso più!’
    
    ‘Devo chiamare Dario? Adesso?’
    
    ‘No… non adesso… preparalo… fammelo trovare qui come una sorpresa…’
    
    E così fu fatto: qualche giorno dopo, dopo che altri giorni erano passati senza sorprese, senza più parlarne, senza più sapere, senza che lei abbia mai passato un solo istante senza ...