L'inaspettata quanto sperata ospite - Racconti Erotici

L'inaspettata quanto sperata ospite

La vicenda che vado a raccontarvi si svolse la scorsa estate, non diro nomi né di persone né di luoghi per evitare complicazioni.

Vi dico solo che eravamo diretti in Calabria, finalmente, dopo un anno di duro lavoro, adesso ci aspettano solo riposo, sole, mare, qualche mattinata a letto e poco altro. Siamo due tipi dai gusti semplici, che trovano gioia in un gelato, in una pizza, in una vacanza, insomma nelle piccole cose, ecco perché quanto vado a raccontarvi assume, per noi, una dimensione di inimmaginabile.

Eravamo in vacanza in definitiva, durante il viaggio lei, la mia compagna, riceve e risponde ai messaggi di un'amica -sai- mi fa- é giulia (nome di fantasia)- é dai parenti in sicilia.

Non che me ne fregasse più di tanto, per inciso lei era quella sua amica delle superiori, forse la migliore amica che lei avesse, carina, simpatica, sempre sorridente, con una vita non facilissima ma che ad un certo punto, dopo che per anni sembrava dormisse anche da sveglia, non si é fatta mancare nulla: sbronze, viaggi, uomini, sesso.

E lo sapevamo bene.

Non si vedono da tanto, avevano rotto per un periodo, io la causa: non mi scendevano certi suoi atteggiamenti che coinvolgevano o almeno ci provavano la mia compagna.

-Ah si? - fingo interesse - come sta?

-Mah, non c'é male. Ci siamo risentite qualche giorno fa, non avevo ancora avuto modo di parlartene.

-Figurati, non devi dar conto a me.

-E invece si, so che ti infastidisce!

-Mi infastidiscono certi ...

... suoi atteggiamenti, non lei, non il fatto che sia tua amica.

-Lo so, solo che...

-Non ho molta voglia di parlare di lei, ora.

Avevo solo voglia di rilassarmi e non di pensare a lei ed a quanto mi irritassero certi aspetti del suo modo di essere.

Mancano quasi circa 15 km, non sto nella pelle.

Dopo l'ennesimo messaggio:

-Stamattina presto Giulia é partita per tornare su.

-Perché stiamo di nuovo parlando di lei?

-Passa col treno dalle nostre parti.

La fisso, male, non le rispondo.

Esame di coscienza o semplicemente consapevolezza che lei con certi sguardi può farmi fare ciò che vuole.

-E tu vorresti invitarla a fermarsi da noi?!?

-Mi farebbe piacere in verità, non ci vediamo da molto.

Ed io ne ero la causa.

-A patto che le chiedi già a che ora e con che treno riparta.

Siamo arrivati.

Prendo possesso dell'appartamento, scarico i bagagli ed i primi viveri. Ho bisogno di una doccia e di un'ora e poco più di sonno.

Entriamo con l'ultima borsa e mi chiudo la porta alle spalle, il tempo di un ultimo sguardo all'appartameno, essenziale, a tratti spartano ma con una grande doccia e bel ricircolo d'aria, per me é tutto.

Sono entusiasta.

Lo é anche lei mi guarda mi sorride e si congratula per la scelta.

Mi abbraccia, la stringo, le stritto un po' il sedere, é un gesto che faccio sempre, la spingo col bacino verso di me, si accorge che sono già in formato vacanza, non credo le dispiaccia.

Mi fissa, mi sorride e dice: "Ti sei ...