1. Viva le americane – spin off


    Data: 18/01/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Autore: Fairy Land, Fonte: RaccontiMilu

    ... pericolosamente verso il suo seno, le torturò la pelle del collo baciandola e succhiandola, tirandone la candida superficie tra i denti e le labbra, lasciando al suo passaggio veri e propri marchi, ardenti quanto la sua voglia e il suo desiderio, e quando infine giunse al seno passò la lingua sull’areola rosea e catturò con le labbra il capezzolo perforato da un anellino d’oro, con i denti lo tirava e lo faceva inturgidire sino a quando questo non prese l’aspetto di un piccolo chiodo di carne appuntito, eretto verso l’alto e rigido, sensibilissimo a tale stimolazione e desiderandola sempre di più. D’altro canto Hildee era in estasi: si contorceva di eccitazione, si lasciava sfuggire gemiti di piacere e di dolore, si inarcava completamente per ricevere le attenzioni di Joy, le sue cosce erano lucide e rigate di umori che colavano liberamente sul pavimento in piccoli rivoli, il sesso come potevo immaginare caldissimo e bollente, abilmente stimolato dalla mano della mora che da tempo ormai la faceva vagare sulle soglie dell’orgasmo senza concederglielo, privandola di ciò che non era un suo diritto, ma sarebbe stata gentile concessione.
    
    Ero affascinato, con il membro che reclamava attenzione da una buona quindicina di minuti, decisi che era forse giunto il momento di lasciarmi andare a quelle provocazioni, incrociai lo sguardo eccitato di Kassandros, lo sapevo bene che non vedeva l’ora di congiungersi ad una qualsiasi delle due schiave che amoreggiavano distese, non aspettava ...
    ... altro che quel piccolo segnale di intesa da parte mia, quasi un consenso ad usare ciò che mi apparteneva di diritto.
    
    Gli feci un piccolo cenno con il capo, mi sorrise sornione e infine con un movimento impaziente si alzò dai cuscini di raso reggendo in mano una coppa di vino color del sangue e si diresse verso la coppia che sembrava essersi scordata di noi. Ero assolutamente curioso di sapere quale delle due avrebbe scelto, la decisione fu rapida, afferrò Joy per i fianchi, tirandola verso di sé e le rovesciò il vino sulla schiena e sul sesso per poi leccarlo di nuovo, misto ai suoi umori, riempendosi la bocca e tingendosi le labbra di rosso, unendo due nettari e godendo del sapore nuovo e congiunto di entrambi, stillanti dal corpo voluttuoso e sensibile della donna.
    
    Lei emise un lungo gemito e si inarcò completamente per offrire a Kassandos un accesso più facile, ma lui si staccò da lei repentinamente facendole emettere dei mugolii insoddisfatti: le strinse le rotondità delle natiche con una mano, usando l’altra per appoggiare la sua virilità su di lei, indugiando quasi per un istante nel farlo, assaporandone il calore e l’umidità che stillava da essa, e solo dopo la penetrò completamente, a fondo, senza pietà, aprendola a metà e facendole spalancare la bocca in un lamento sordo, foriero di una stilla di dolore in un oceano di piacere. Chiaramente quel pene così lungo le toccava il collo dell’utero, cercò debolmente di sottrarsi alle stoccate successive ma senza molto ...
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