1. La compagna di scuola di mia figlia V


    Data: 17/01/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: AlePnroip, Fonte: EroticiRacconti

    Poi Cristina si alza in piedi e viene verso di me, sposta Anya, e si siede sulle mie ginocchia spingendo il suo sesso bagnato contro il mio che è bagnato e sporco di saliva e sborra.
    
    Mi prende il viso tra le mani e avvicina la bocca alla mia
    
    “sei un porco, il mio porco, il mio bastardo, ti amo stronzo”
    
    “voglio farti morire di sesso, puttanella, voglio che tu sia la regina delle zoccole, mi hai rubato l’anima lurida troia e ora devi pagare godendo e facendomi godere”
    
    Segue immediatamente un bacio animale in cui lei spinge e strofina la figa contro il mio cazzo sempre in tiro. Tutto il resto sembra immobile per i secondi che seguono, poi all’improvviso Cristina sembra ricordare qualcosa che l’aveva distratta prima e smonta dalle mie cosce per alzarsi e avvicinarsi al quartetto rimasto ancora in disparte. Tre uomini e una donna con collare e guinzaglio e con un cappuccio che ha un’apertura in corrispondenza della bocca che forza per tenere aperta e dalla quale a causa della posizione esce un filo di saliva, una tuta di latex che lascia scoperti i seni e la zona del bacino dalla quale fan capolino una figa perfettamente depilata e un paio di scarpe molto simili a quelle di Cri. Bracciali con anello di tenuta su polsi e caviglie. Cristina si avvicina e porta la tipa sulla pedana insieme ai tre ragazzi rimasti, fa il giro intorno a lei e scoppia a ridere.
    
    “guarda qui che carino”
    
    Fa girare la ragazza che ha un plug anale con tanto di coda che fa bella mostra di ...
    ... se e risalta contro la pelle del culo nudo.
    
    “Interessante, non ho mai avuto una serva pronta per me, posso farci quello che voglio?”
    
    “questa idea non è mia, io avevo pagato per le due troie qui e per i ragazzi, lei non so perché sia qui”
    
    Mario ci dice che lei è la serva che ci da in regalo per la laurea, un omaggio della casa insomma e ci garantisce che è assolutamente a disposizione per qualunque cosa. Come per ribadire il concetto fa entrare un enorme carrello su cui fanno bella mostra di se cazzi in lattice di varie dimensioni, plug anali, paddle, catenelle con morsetti, manette, funi, imbuti, e addirittura alcune fruste.
    
    Cristina gira intorno alla ragazza, la palpa, le strofina la figa, le mette in bocca due dita e ci gioca, intanto ordina ai tre ragazzi di togliersi l’unico indumento che hanno, i jeans che avevano conservato al contrario del mezza coscia. Il guinzaglio finisce nelle mani della mia puttanella e mi aspetto da un momento all’altro di veder iniziare l’ennesimo spettacolo che la fantasia perversa della ragazza sta evidentemente studiando e per prepararmi mi sfilo la camicia che Anya non aveva ancora tolto. Le altre due puttane come avessero capito che aria tira si sono sedute di fianco a me, una per parte e se ne stanno a cosce spalancate titillandosi la figa ognuna per i fatti suoi e che non sia solo messa in scena lo si vede dalle bocche appena aperte, dalle lingue che scorrono sulle labbra e dal respiro irregolare che muove i loro seni.
    
    La ...
«1234»