1. Giada per sempre - vol. II


    Data: 21/01/2021, Categorie: Incesti Autore: antinoo, Fonte: EroticiRacconti

    ... consenso. E’ un tema che non ho ancora del tutto digerito, ma credo che il punto decisivo, quello che rese sostanzialmente inaccettabile la situazione ai miei occhi, fu il fatto che all’improvviso ero escluso da quello che accadeva. Si rompeva un patto tacito e segreto tra noi nel quale il rischio di perderci era escluso da un patto di fiducia reciproca.
    
    _ Mi stai ascoltando o mi chiedi e poi pensi ai cazzi tuoi?
    
    _ Si, certo che ti sto ascoltando.
    
    Ma tutto questo, a parte il fastidio che ti provocava, era una questione fra loro, no? Giada, cosa centravi tu? È legittimo fare sesso in una coppia.
    
    _ Uffff ….! Perché vuoi che te ne parli, ti incazzerai da morire, ne sono sicura. Ho bisogno di te papà, del tuo appoggio, non posso discutere anche con te.
    
    _ Amore, ti ho detto che non mi incazzo. Sono qui per appoggiarti in tutto, confidati piccola.
    
    _ Volevo che quella storia tra loro finisse e malamente. Volevo che la mamma soffrisse che provasse cosa vuol dire tradire la fiducia altrui.
    
    Non mi è venuto in mente niente di migliore.
    
    _ Migliore di cosa?!
    
    _ Ufff ….., cazzo …….!
    
    Ho sedotto Claudio.
    
    _ Cos ….? Cosa cazzo hai fatto tu?!! È uno scherzo vero?
    
    _ …… ufff ecco vedi, lo sapevo.
    
    _ Vedi un cazzo!! Cosa ti ha fatto quella merda? quel porco maledetto. Ti ha messo un dito addosso? Lo denuncio ma non prima di avergli spaccato la faccia. Figlio di puttana!!
    
    _ Siediti sul sofà, non è facile parlartene e sarà abbastanza dura per ...
    ... te.
    
    All’inizio niente. Sono stata io ad avvicinarlo e a fare la gatta morta con lui.
    
    _ Ma questo quando è successo?
    
    _ Beh quasi subito, quando ancora speravo di toglierlo dai piedi e di vedervi tornare assieme.
    
    _ Cioè tre anni fa? Si, tre anni fa.
    
    _ Cosa avete fatto, mi tremano le gambe al pensiero.
    
    _ Mi era venuto a prendere a scuola. Io mi ero messa apposta una gonna corta e un paio di calze nere fine e le Dr. Martens. Mi sono accorta del suo sguardo che di tanto in tanto si soffermava sulle mie gambe. Allora mi sono tolta le scarpe e ho messo i piedi sopra il cruscotto distendendoli..
    
    _ Si, ho presente … Poi? Chiedo quasi sussurrando.
    
    _ Poi mentre mi guardava le le gambe dissimulatamente, ho alzato gli occhi verso di lui e l’ho guardato in silenzio. Lui ha distolto lo sguardo, era imbarazzato da morire. Gli ho preso la pesante mano che poggiava sul cambio e gliel’ho messa sopra la mia coscia sinistra.
    
    Lui è rimasto letteralmente paralizzato, non sapeva più cosa fare. Io guardandolo un’altra volta con sguardo malizioso, gli ho mosso la mano lentamente verso l’interno coscia, avvicinandola sempre di più a …. Vabbè, li. Il risultato è stato evidente….
    
    Gli ho detto, perché non giri per quella stradina? non ti piaccio?
    
    Senza dire niente, dopo meno di un chilometro si è fermato in una zona nascosta e isolata. Io mi sono aperta leggermente la camicetta, le tette erano allora appena visibili e non portavo reggiseno ma a lui sembrarono più che sufficiente visto che ...