1. Kathrine e il terremoto


    Data: 21/01/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Zindo, Fonte: Annunci69

    ... 23 agosto. Ripeto la data perché non la scorderò facilmente, anzi credo che non la scorderò mai. Non solo per quello che ho già raccontato, ma per quello che è successo dopo, alle 3,36 della notte tra il 23 ed il 24 agosto.
    
    La tentazione l'avevo superata, erano passate sia le ore del giorno che della sera e in parte anche quelle della notte, quando sono stato svegliato nel sonno dalla casa che ballava, dal rumore dell'armadio che scricchiolava, dalle urla di spavento di altre persone , nella casa e fuori.
    
    Qualcuno, forse mia madre, ha ripetuto due volte la terribile parola: “Il terremoto, il terremoto”.
    
    Un boato spaventoso ha completato l'opera di raggelamento del sangue nelle vene. Era crollato il tetto di una baracchetta sul retro della casa, quella per la rimessa degli attrezzi da giardino.
    
    E' stata la combinazione dell'istinto con la paura più che la razionalità a farmi afferrare la prima cosa che ho trovato per potermi coprire e scappare. Era estate e come mia abitudine stavo dormendo nudo. Correndo non so dove, cercavo di avvolgere intorno ai fianchi il telo che avevo afferrato credendo che fossero i miei calzoni.
    
    Pur scappando verso l'esterno, passando davanti alla stanza nella quale dormivano Nico e Kathrine, ho visto la porta dischiusa, con una spinta l'ho aperta del tutto. Forse l'inconscio mi stava spingendo ad andare in aiuto di mio fratello. Sono stato fulmineo nei miei movimenti eppure, lo ricordo bene, quando ho aperto la porta la terra tremava ...
    ... ancora, il lampadario oscillava e Kathrine stava cercando di spostare Nico dal letto alla sedia a rotelle. Sono arrivato da lei per darle una mano quando la scossa si stava già esaurendo, la paura no.
    
    D'impeto ho preso di forza mio fratello sulle braccia e l'ho portato via, volevo andare fuori, dove erano già andati i nostri genitori e quelli delle vicine abitazioni. Ho sollecitato Kathrine con un “Dai, vieni, vieni”.
    
    Mi pare di sentire ancora nelle orecchie le sue parole: “Prendo solo qualcosa per coprirmi”.
    
    Solo allora mi sono accorto della sua nudità integrale. La paura o la voglia di portare in salvo Nico mi avevano forse accecato: non me ne ero accorto prima di quel suo essere vestita di niente.
    
    Però quando ho visto sono rimasto fulminato. Non è che il bikini che Kathrine indossava in spiaggia la coprisse molto, ma non c'è alcun paragone tra l'essere striminzitamente vestita e il non esserlo affatto, o almeno non c'è paragone tra gli effetti che sortiscono i due modi di essere abbigliati.
    
    Lei, infilata alla meno peggio possibile una vestaglietta è venuta fuori spingendo la sedia sulla quale ho potuto deporre Nico, appena raggiunto il giardino. Se non avesse portata quella sedia avrei probabilmente lasciato cadere Nico, non per il suo peso ( che non è poi tanto) ma per la fiacca che ormai avevo nelle braccia a causa non solo della paura ma anche del forte turbamento causatomi dalla visione di Kathrine al “naturale”
    
    E' innegabile che a tenerci tutti svegli ...
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