1. La Presidentessa…e non solo


    Data: 17/01/2021, Categorie: Etero Autore: PassioneVip, Fonte: RaccontiMilu

    Fare il mio lavoro, in questo periodo di crisi, non era assolutamente facile. Mi presento sono Claudio ho 35 anni e faccio il procuratore sportivo. La mia passione per il calcio mi ha portato a studiare per rimanere nell’ambiente calcistico dopo che decisi di smettere con il calcio giocato all’età di 22 anni per evidenti limiti tecnici.
    
    Durante questi anni ho girato l’italia e praticato tutte le operazioni necessarie per diventare un affermato procuratore. Mi piace girare per il mondo ed andare a scovare i migliori talenti, in maniera da portarli in Italia ad un costo ridotto; questo tipo di lavoro non &egrave affatto semplice, in quanto i giovani esteri sono più attratti da altri campionati, piuttosto che da quello italiano, che non ha un grandissimo appeal.
    
    Come tutti gli operatori di mercato, avevo uomini di fiducia all’estero e dirigenti con cui avevo preferenze nel condurre trattative in Italia.
    
    Mi avevano segnalato un giovane sudamericano veramente bravo. Decisi di andarlo a vedere di persona e rimasi estasiato dalle capacità di quel ragazzino, cosi dopo esser riuscito a strappargli la procura, contattai alcuni dirigenti italiani per proporlo.
    
    L’amicizia che ci lega da 10 anni mi impone a contattare per primo il dirigente della squadra milanese, sponda rossonera.
    
    Mi da appuntamento per la settimana successiva e in un freddo pomeriggio di metà gennaio, ci incontriamo per discutere di questo campioncino. Mi sembra interessato ma mi confida che da ora in ...
    ... poi prima di concludere un affare sarebbe servito l’ok della figlia del presidente B., in quanto aveva assunto una carica molto rilevante nella società.
    
    Questa cosa mi lasciò sbigottito: uno dei piu grandi dirigenti del calcio italiano doveva avere l’ok dell’ “ultima arrivata” per concludere l’acquisto di un giovane?.. perplesso, mi tranquillizzai viste la rassicurazioni fatte da A. sulla sua presenza nell’incontro con la “presidentessa”.
    
    Il giorno dopo, insieme con A. ci avviammo verso la sede della società dove da li a poco avremmo dovuto incontrare B.B. . Ero abbastanza sicuro di chiudere l’affare.
    
    Ci fece entrare nella sua stanza: enorme, con una grossa finestra che lasciava entrare la luce sufficiente per illuminarla, le pareti completamente affrescate e su un lato della stanza c’era una scrivania grande di legno dietro la quale siedeva B.
    
    Si alza dalla sedia per le presentazioni e appare nella sua bellezza ed eleganza: i capelli legati in una coda, due occhi lucenti che le illuminano il viso, una camicia bianca sotto la quale si intravede il reggiseno e una gonna lunga fino al ginocchio blu molto aderente. Inoltre le calze e le scarpe con i tacchi la rendevano ancor più sensuale ed elegante.
    
    Non l’avevo mai vista prima dal vivo e rimasi colpito dalla sua bellezza e dalla sua sicurezza nei modi di fare e nei comportamenti.
    
    La sicurezza nasceva dal potere datole dal padre nella gestione della società e A. si trovava molto spaesato nel parlare con lei: si ...
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