1. Vacanza a Porec 2


    Data: 15/01/2021, Categorie: Cuckold Lesbo Autore: serenella, Fonte: RaccontiMilu

    Dopo l’invito rimanemmo in silenzio e terminammo la cena senza guardarci negli occhi o per meglio dire io osservavo mio marito terminare lentamente la cena senza distrarlo dai sui pensieri cupi e dalle probabili preoccupazioni sentimentali e di possesso che spesso assalgono gli uomini quando si accorgono di aver esagerato nel voler realizzare certe fantasie.
    
    Avrei voluto abbracciarlo, rassicurarlo del mio amore ma lo sentivo così freddo, inavvicinabile, una sensazione di chiusura che mi faceva male. Del resto era d’accordo e molto eccitato all’idea che io mi dessi a lui per cui una parte attiva del suo stato di sofferenza la doveva solo a se stesso.
    
    Terminata la cena uscimmo per la solita passeggiata attorno all’isoletta, in silenzio lo osservavo guardare il mare e scrutare in lontananza battelli che si avvicinavano lentamente.
    
    Allungai una mano sfiorando la sua che la afferrò con dolcezza senza guardarmi e finalmente ruppe il silenzio: “forse ci siamo spinti troppo avanti in questo gioco…” fece una lunga pausa e visto che non aggiungeva altro mestamente dissi: “Ti ricordi come era eccitante per te la sera prima mentre fantasticavamo su di lui? Io sono sempre qui, accanto a te, desiderando te…” non mi guardava, così alzando la mano che cingevo con la mia alzai il suo braccio e lo posizionai sulla mia spalla come per chiedere la sua protezione, poi aggiunsi: “fermiamoci… prendiamoci un momento di riflessione per capire dove questa fantasia e questa trasgressione ci ...
    ... sta portando, io non ho bisogno di altri uomini, ma ho un gran bisogno di sentirti felice…” non mi fece finire la frase che si girò verso di me, mi abbracciò e baciò.
    
    Risposi alla sua dimostrazione di affetto con slancio e non tardò a farsi sentire la sua eccitazione.
    
    Si sa, agli uomini quando si eccitano si abbassano le preoccupazioni e tutte le problematiche svaniscono: “così dolce mi piaci” affermò, ed io mi strinsi ancor più forte a lui commossa.
    
    Voleva prendermi seduta stante ma glielo impedii, l’isola era piccola e c’era la possibilità reale di essere sorpresi da famigliole a spasso, così ritrovato il buonumore corremmo fino all’albergo per perderci in una fusione epocale con tratti di dolcezza e tratti di furia quasi fossimo ancora dei ragazzini alle prime esperienze ma con la consapevolezza di volerci dare il massimo non tanto come resistenza ma di cuore, di amore, ascoltando le sensazioni non come sfogo ma come resa all’altro.
    
    Ci addormentammo così, abbracciati l’un l’altra senza lavarci ma cullati dal sapore dei nostri umori.
    
    La freschezza dell’aria del mattino aiutata dai raggi che entravano dalla finestra aperta ci ha risvegliati ancora nel ricordo delle tenerezze della sera precedente e felici ci alzammo.
    
    Fatta colazione raggiungemmo la “nostra” roccia come fossimo una coppietta alla prima vacanza assieme e senza toccare i ricordi del giorno prima.
    
    Come al solito non c’era ancora nessuno.
    
    Solita posizione, due coccole, olio solare, estrassi ...
«1234»