1. The milking experience


    Data: 15/01/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Erotici Racconti Trans Autore: Syuzee, Fonte: RaccontiMilu

    ... stavi cercando’
    
    La palpi delicatamente per conoscerla, inizi a massaggiarla lentamente, con movimenti circolari, io sento un improvviso, illusorio stimolo ad urinare, e poi ondate su ondate di puro piacere, che si irradiano dal mio interno fino al glande e di li alla testa, mentre i tuoi massaggi continuano, mano a mano più insistenti, più decisi, le tue dita mi frugano dentro, con sicurezza adesso, sai di avermi letteralmente in mano, giochi con me e con la mia carne indifesa e vogliosa’ con l’altra mano inizi lentamente a torturarmi i capezzoli, che sono già stati resi duri dal desiderio, li pizzichi, li afferri, li stringi e li torci, il piacere del mio ventre si mischia a questo nuovo dolore creando una miscela esplosiva, sento il fuoco partire dalla base del mio pene, chiudo gli occhi e ti imploro mentalmente, grido dentro di me ‘Padrona! Padrona ti prego, fammi godere, fammi venire, fammi esplodere, non resisto più, tipregotipregotiprego”
    
    Ti fermi, improvvisamente, e mi guardi gelida. Un brivido di paura mi corre lungo la schiena mentre togli la tua mano da me, e improvvisamente con orrore mi rendo conto di aver gridato, di essermi lasciata andare così tanto da aver pronunciato queste parole innominabili, vere e proprie bestemmie ai tuoi occhi, ad alta voce e senza nemmeno accorgermene! Sento le lacrime riempirmi gli occhi, mi sento una miserabile’ cerco di farti capire con il mio sguardo disperato che so benissimo di non avere nessun diritto di godere, che mai ...
    ... e poi mai avrei osato liberare volontariamente quell’osceno pensiero dalla remota prigione in cui era stato confinato, nel profondo della mia mente, se non fosse stato per le tue diaboliche dita e il loro perverso massaggio’
    
    Ma tu ti allontani, e allora io ti seguo con gli occhi, inutilmente, per implorarti silenziosamente ‘ non oserei fare altro ‘ di non smettere, di non lasciarmi qui, da sola, di non sentirti delusa da me’ ti sento armeggiare per alcuni istanti, poi ritorni da me ‘ mi sento sollevata, ma ancora colpevole ‘ e mi spingi a forza una gag tra i denti, l’anello di acciaio ricoperto di gomma, e la assicuri allacciando le cinghie strettamente dietro la mia nuca. Ti sono riconoscente con tutta me stessa per non avermi abbandonata, per avermi messo in condizione di non poter più parlare’ finalmente posso tornare a respirare, quando sento che avvicini qualcosa alla punta del mio pene, che stava iniziando ad afflosciarsi. Il solo contatto con le tue mani è sufficiente a risvegliarlo, e sento che stai srotolando qualcosa lungo l’asta’ un preservativo!
    
    ‘No, mio dio, non può essere’ non è mai successo, non merito che lei mi permetta di penetrarla, non dopo quello che ho appena fatto’ ripeto fra me e me incredula, ma ho lo stesso la segreta speranza che tu ti metta a cavalcioni su di me, e goda di me’ povera stupida che sono! Un’altra dose di lubrificante, e le tue dita sono di nuovo in me, e riprendono il loro movimento crudele! La mia bocca, tenuta inesorabilmente ...