1. Violagode, capitolo 21: l’epilogo


    Data: 14/01/2021, Categorie: Lesbo Autore: bettatroietta, Fonte: Annunci69

    ... piacere.
    
    Mi solleva le gambe, le apro come ali pronta a spiccare il volo dell’orgasmo. Guardo le mie gambe tornite dalla palestra e rese flessibili dallo yoga, sei splendida Viola. Di colpo la sua mano mi penetra in profondità nella figa mentre la sua lingua non si stacca dal clitoride. Si muove divinamente, la ritrae bagnata dei miei umori e me la appoggia sul buco del culo, palpitante e predisposto alla sodomia estrema come è ormai da anni. Spinge, spinge, ritrae la mano e la ribagna nella figa grondante e poi di nuovo nel culo, che questa volta la accoglie tutta. Le fiamme del piacere sono ovunque dentro di me, allargo del tutto le gambe come se volessi veramente spiccare il volo, mentre lei comincia un tenero massaggio sulla parete anteriore dello sfintere, mi stimola attraverso le mie carni il punto G, mentre la sua bocca divina mi regala lappate di lussuria. La mia figa è stata leccata da decine o centinaia di uomini e donne, il mio culo vilato da tante mani, membri e oggetti di ogni tipo, ma nessuno mi ha mai toccato l’anima nell’intimo come sta facendo ora Anna.
    
    Vengo sparata verso il cielo, sopra le nuvole, fra le stelle, in una sequenza da tre o quattro orgasmi che esplodono come supernove nel più grande spettacolo dell’universo.
    
    Riprendo conoscenza, riprendo il contatto con la realtà dopo non so quanti secondi o minuti o anche ore, il tempo non è più lineare. Ansimo. Lei e sopra di me, si sta sdraiando al mio fianco. Con il flebile fiato che ho in gola ...
    ... sussurro “ti amo”.
    
    Mi rendo conto di quello che ho detto e mi giro verso di lei. Si è messa su un fianco, ha un sorriso furbetto e adorabile. Con una mano mi carezza un seno. “Cosa hai detto?”
    
    Rimango in silenzio. L’ho detto?
    
    Lei mi strizza un capezzolo. “Ripeti quello che hai detto.”
    
    “Io…” riprendo fiato. “Io ti amo.”
    
    “Dimostramelo.” Dice con occhi da diavoletto incastonati in un viso d’angelo. E subito dopo si sdraia sulla schiena aprendo le gambe.
    
    Torno in silenzio sopra di lei e riprendo da dove avevo lasciato. Quando arrivo all’altezza della sua giovane vagina, depilata tranne un sottilissimo filo di peli neri che sembrano indicare la strada verso il paradiso, mi fermo per annusarne l’inebriante odore. Vedo le gocce di piacere colarle dalle grandi labbra rosse e gonfie.
    
    Prendo una delle sue bellissime gambe e la porto a me, le bacio un piede, lecco piano la pianta, succhio il suo alluce come se fosse un gustoso glande, poi scendo, per re-inebriarmi del suo odore afrodisiaco. Quando la mia lingua passa dal basso verso l’alto fra le sue grandi labbra mi riempie la bocca di piacere. Comincio anche io un massaggio anale delicato, mentre titillo con la lingua, alternando movimenti orizzontali e verticali il suo clitoride eretto come un pene. La sua figa gronda di piacere, raccolgo i suoi umori con la mano, per poi tornare a massaggiare il suo ano, che non tarda ad aprirsi, arrivo con le dita dentro fino alle nocche, lei inarca la schiena per facilitare la ...