1. Violagode, capitolo 21: l’epilogo


    Data: 14/01/2021, Categorie: Lesbo Autore: bettatroietta, Fonte: Annunci69

    Entro e chiudo la porta. “È da tanto tempo che non ci sentiamo, scusa se sono piombata qui senza preavviso… ho visto la locandina del tuo spettacolo, la tua foto sexy nella camera che ho riconosciuto e…”
    
    “E sei venuta qui?” Lei sorride. “Ti ricordavi di questa camera…”
    
    “Non ne ero sicura. Ma ci ho provato. E sono stata fortunata.” Le sorrido, il cuore continua a battermi all’impazzata. “Scusami, sono un disastro…”
    
    “Non preoccuparti, sono veramente felice di vederti.” Lei mi sorride, ha il volto luminoso. Come fa a essere così bella anche con quell’orrendo pigiama? “E so che sei diventata famosa. Non hai seguito il mio consiglio e forse hai fatto bene.”
    
    “Ho cambiato vita.”
    
    “Mi piaceva la vecchia Viola.” Abbassa lo sguardo.
    
    “È ancora qui. Davanti a te. Sono sempre io.”
    
    “La Viola ninfomane che cerca sesso nella notte?” Mi guarda dritto negli occhi.
    
    Abbasso lo sguardo, poi lo rialzo per guardarla negli occhi.
    
    “La mia vita è piena di sesso. Di ogni tipo. Non sono venuta per fare sesso con te.”
    
    “No?” È delusione quella che vedo nei suoi occhi.
    
    “No.
    
    Con te vorrei fare l’amore.”
    
    Le parole rimangono appese nell’aria, in un silenzio quasi totale disturbato solo dallo scroscio della pioggia. Devo dire qualcosa. Devo fare qualcosa. Ma sono bloccata.
    
    Anna fa un passo verso di me.
    
    Io faccio un passo verso di lei.
    
    D’improvviso mi ritrovo le sue braccia intorno al collo, la sua lingua nella mia bocca. È un bacio quasi violento, sento sbattere ...
    ... i suoi denti sui miei, le nostre lingue si attorcigliano, la prendo per la nuca, la accarezzo lo splendido corpo attraverso la flanella del suo bruttissimo pigiama, lei mi sfila il cappotto, io le sfilo la parte di sopra e prendo fra le mani uno dei suoi seni.
    
    Ci muoviamo piano verso il letto, perdendo un pezzo di vestiario ad ogni passo, separando le nostre bocche solo per sfilare i vestiti. È nuda finalmente. Sono nuda finalmente. Siamo di fianco al letto. La butto sulle lenzuola disfatte e sono su di lei.
    
    La bacio ancora, assaporando la sua bocca perfetta. Le mordicchio le labbra, i lobi, il collo, scendo sul suo seno, i suoi capezzoli sono duri e reattivi. Con la lingua comincio una lenta discesa sul suo ventre piatto verso l’oggetto del mio desiderio, ma mi ferma.
    
    “Aspetta… voglio prima sentire che sapore ha una pornostar.”
    
    Mi fa sdraiare al suo posto, questa volta è la sua lingua che parte dal mio seno prosperoso anche se non più giovane, scende piano, allargo le gambe per facilitarle la discesa sul mio sesso. La punta della sua lingua comincia a stuzzicare le mie labbra, sento la mia vagina gonfiarsi di eccitazione, bagnarsi come una ragazzina, sento un dito entrare nella figa, massaggiarmi dall’interno, uscire, entrare nel mio buchetto. Un altro dito, un altro ancora, sto sbrodolando, anche il mio ano comincia a palpitare di piacere, ad aprirsi come un fiore. Quando mi morde il clitoride comincio a sbrodolare dalla figa mentre gemo di profondo ed intenso ...
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