1. Elenchi a volontà


    Data: 13/01/2021, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... migliore dei modi con il suo partner di turno. A un certo punto, infatti, non c’&egrave stato più bisogno d’inventare scappatoie né di riferire scuse assurde e insensate con i miei genitori, per giustificare quella mezz’ora di ritardo al rientro usata per scopare in macchina, oppure rimanendo imboscati in qualche casa cantoniera abbandonata. Inoltre ricordo d’aver avuto qualche promesso sposo ospite per cena presso la mia abitazione e in seguito all’assenso e al beneplacito di mia madre, che con la scappatoia di non farlo rientrare a casa fuori tempo massimo, perché pure squattrinato, lei gli approntava accuratamente il giaciglio a questo punto inservibile di mia sorella già coniugata. In seguito mi ricordo di noi due da soli con quei ritrovi idilliaci e poetici in quello stabile in autunno, chissà perché quasi sempre di sabato. Lì dentro, infatti, ben asserragliati e scrupolosamente senz’estranei intorno c’infilavamo confortevolmente sotto quelle trapunte per riaffiorare unicamente la domenica verso sera alterati, trasformati e per di più stralunati dallo smoderato fottere a più non posso. Quella là, a dire il vero, &egrave stata la stagione degli esperimenti e delle scoperte, dal momento che qualunque intreccio di gambe e di braccia era stato scrupolosamente misurato, qualsivoglia incastro possibile era stato ponderato, sperimentato e verificato. A ventidue anni però, ai tempi dell’università, ormai lontano da casa dei miei genitori, dividendo piccoli appartamenti più o ...
    ... meno malagevoli e stretti con questa e con quella compagna di corso, ho avuto sennonché il chiarore, l’esatta illuminazione, sì, dato che per la felicità bisogna essere in due sotto le trapunte senza nulla addosso, però non &egrave affatto detto né definito che l’altra persona debba per forza essere un ragazzo. Questo, in realtà, &egrave quello che &egrave successo, in quanto si &egrave verificato in pratica con Veronica, dal momento che il rompicapo si &egrave spiattellato infine mostrandosi nella tarda serata d’un persistente nubifragio, dove l’angoscia e lo spavento del bagliore dei fulmini ci aveva inaspettatamente fatto riparare stringendoci in tal modo con ardore l’una nelle braccia dell’altra nel medesimo giaciglio. Il temporale, effettivamente, non &egrave durato più di trenta minuti, eppure noi due da quel giaciglio siamo riemerse solamente a mezzogiorno del giorno dopo, senz’avere il pigiama né null’altro addosso, con la ferma e ostinata convinzione in testa che scopare assieme a una ragazza &egrave una gran bella faccenda, e che noi due eravamo state proprio cretine e stolte a non rendercene conto parecchio tempo prima.
    
    (Tre). Con Veronica, ho abitato per almeno un paio di anni e in quel tempo ho cominciato a sospettare che il numero giusto per scopare non fosse per niente il due, ma piuttosto il tre. Prima &egrave stato un tre presumibile e anche un po’ schizofrenico. Oltre a me, il mio ragazzo lasciato al paese, ma con il quale trascorrevo arroventati fine ...
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