1. Semplicemente Eva


    Data: 12/01/2021, Categorie: Etero Sensazioni Autore: dolcemaliziosa89, Fonte: RaccontiMilu

    ... intimità. Era una sensazione carica di tenerezza, ma non meno potente.
    
    Eva trasse un sospiro profondo e baciò il giovane che, ormai fuori di lei, si era posto al suo fianco riempiendola di baci sul capo, sulle guance, sulle labbra e di carezze ovunque le sue mani potessero giungere, ricambiato dalle morbide e curate manine di lei che si soffermavano ora sulla schiena, ora sulla bocca, infine sui capelli scuri e sulle guance rese ispide dalla rasatura. Allora Guido, levandosi in piedi, ne baciò il pube e si avvide che dalla deliziosa fessura stava ancora fuoriuscendo il suo seme. Ne raccolse un po’ contornando le angeliche labbra della studentessa a mo’di lascivo lucidalabbra. Lei se le mordicchiò ancora prima di accennare a leccarsele. Si sorridevano. Era stato stupendo, eccezionale, stravolgente.
    
    “E’stato perfetto, Guido! Appartenerti oggi, in questo modo, è stato uno dei momenti più fortunati e intensi della mia vita. Non mi è mai capitata una cosa simile. Insomma, non sono quel “. “Sei bellissima Eva, la più bella donna abbia mai visto. Ora non voglio lasciarti più andar via….comunque credo che tu sia in ottima salute e forse non abbia bisogno neanche del multivitaminico”. -“Che scemo” replicò Eva sorridendogli amabilmente. Richiuse le gambe, ritornando al suo atavico pudore, poi carezzò un ultima volta il fallo rubizzo che l’aveva posseduta così impetuosamente e si dette una lavata mentre Guido, esausto e sprizzante di gioia, ne spiava la perfezione non riuscendo a ...
    ... staccarle gli occhi di dosso. Eva se ne accorse e gli sorrise con un muto e soave rimprovero.
    
    Rivestendosi velocemente, Eva si rese conto di aver fatto tardissimo per pranzo che c’erano già alcune chiamate non risposte da parte della madre, evidentemente messa in allarme da possibili notizie poco positive circa la salute dell’adorata figlia. Eva la richiamò, mentre non era ancora del tutto rivestita: “Ciao mamma, ho incontrato Valentina, la mia compagna di classe delle medie, non la vedevo da un pezzo. Abbiamo preso uno spuntino insieme. Per il medico tutto ok, mi ha visitata uno nuovo, giovane, pare molto bravo. Ha detto che non c’è da preoccuparsi per nulla e che mi sto già riprendendo”-“Ti sento molto felice! Vedi che ti ha fatto bene uscire un po’?!”-“Sì, mamma, lo credo proprio” ridacchiò maliziosamente.
    
    “Come vedi, devo proprio scappare, Guido”-“Ci rivedremo? Non posso perdere una paziente come te, devo controllare i tuoi progressi” scherzò il giovane. Eva annuì timidamente, imprimendogli un ultimo bacio a stampo e congedandosi con un modulato e sommesso “a presto”. Si sentiva priva di forze per ciò che aveva fatto. “Almeno sono stanca per una buona ragione” pensò sorridendo con gli occhi.
    
    Prima di smontare dall’auto, arrivata a casa dei genitori, si guardò allo specchietto. Il pallore era scomparso, aveva ancora le labbra lucide come avesse usato lucidalabbra. Trasse un profondo sospiro e scese, colma di una profonda nostalgia per quello che qualche anno più ...
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