1. Sul set di un film porno


    Data: 10/01/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: RedTales, Fonte: Annunci69

    ... chiamare Render, perché invece di un cazzo ha un cannone”.
    
    “In che senso?”
    
    “Sembra il cazzo di un asino: lungo, grosso e, con le pastigliette, sempre duro.. e non viene mai. Fai fatica a prenderlo in bocca e in culo lo senti che ti apre tutto, specialmente quando te lo infila completamente dentro. E lo fa spesso perché mi sa che ci gode nello sfondare quelli come noi che fanno qualche passaggio e poi non vengono più chiamati”.
    
    Rimase pensieroso e anche un po' preoccupato. Non aveva mai preso misure extra large, ma quei pensieri sparirono presto perché il regista li richiamò al lavoro. Alla ripresa vollero ancora diverse espressioni di dolore e sofferenza con dei primi piani del viso poi lo fecero spostare in varie parti dell'ufficio, trascinato dal suo amante, per essere scopato in tante posizioni diverse. Non fu facile perché, appena iniziava a piacergli, passati pochi minuti doveva fermarsi per poi ricominciare da un'altra parte. Il suo partner entrava e usciva dal suo culo con una naturalezza incredibile ma la cosa che lo colpiva di più era la continua e perfetta erezione che continuava a sfoggiare. Evidentemente anche lui era impasticcato.
    
    Finite queste parti lo fecero vestire e andare sotto un ponteggio a far finta di lavorare vicino a suo fratello che il capocantiere cominciò a tormentare con pesanti allusioni sessuali. Lui doveva cercare di opporsi, ma solo a parole, quando voleva portarselo nell'ufficio. Anche queste parti le dovette rifare più volte. ...
    ... Seguirono altre riprese, sempre in esterna, in varie parti del cantiere. Non capiva il perché di tutto ciò ma, evidentemente avrebbero avuto un senso una volta montato il film. Il regista avvisò tutti che restavano da fare ancora alcune azioni di sesso e poi avrebbero finito. Ritornarono nell'ufficio e: ciak: il capo spogliò in modo brutale il ragazzo e provò subito a prenderselo di dietro mentre questo gridava e lo supplicava di lasciarlo stare. Fu interrotto dall'arrivo di Alfi che provò a proteggerlo, senza riuscirci perchè venne sopraffatto e legato e fu costretto ad assistere alla prima volta del fratellino. Sembrava facile ma anche dopo parecchie volte il regista non era soddisfatto dei risultati: mancava, secondo lui, la paura, la disperazione: “sembra finto. Sembra che stiamo facendo un film. No, no, non ci siamo. Basta! Per oggi ci fermiamo”. Avrebbero ricominciato domani.
    
    Il giorno dopo, prima di iniziare diede diversi consigli, soprattutto ai due ragazzi che, questa volta, riuscirono quasi subito a fare ciò che voleva: Alfi guardava impotente, legato mani e piedi il fratello Nicola che veniva scopato con durezza. “Buona, buona. Bravi, l'avete fatta bene! Pausa. Poi riprendiamo da qui, quando entreranno l'architetto e l'impresario che, eccitati dalla scena, si metteranno a scopare anche loro i due operai”. Prima di quelle riprese il regista lo avvisò che: “Franz ha un gran bel bastone,fattelo mettere adesso così ti regoli per dopo. Non vorrei che rovinassi la scena. ...
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