1. Nella notte...


    Data: 08/01/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: cicciobear, Fonte: Annunci69

    È tardi, mezzanotte passata.
    
    Ma ero senza sigarette dal pomeriggio, perciò decisi di andarle a prendere al distributore automatico.
    
    Le vie del centro erano deserte, solo due persone che andavano a passo spedito.
    
    Poco prima del distributore notai un uomo poggiato al muro che armeggiava con il cellulare, era un cinquantenne come me, alto, capelli rasati, bel viso maschile; passandogli davanti incrociai il suo sguardo e non potei fare a meno di notare i suoi occhi neri, penetranti, mi sorrise. Io continuai per la mia strada…
    
    Presi le sigarette e tornai indietro, lui era ancora lì, di nuovo i nostri sguardi si incrociatori e questa volta fui io a sorridergli, e lui mi disse: “Mi offri una sigaretta?”. E io senza parlare mi avvicinai e gli porsi il pacchetto, se la mise in bocca e tirando fuori dalla tasca dei pantaloni l'accendino si sistemò il pacco, accese la sigaretta e disse: “Grazie! Sto aspettando un mio amico… tu vivi qui?”. Capii subito che non era del posto, aveva un marcato accento del nord, e che voleva attaccare bottone.
    
    Decisi allora di dargli corda, anche perché continuava a toccarsi il pacco con insistenza, e nel rispondere iniziai anch’io a toccarmi e guardagli il pacco. Ad un certo punto si avvicinò, mi mise una mano sul pacco è mi disse: “Sono qui per lavoro, ed ho contattato uno del posto per passare la notte da lui, tu mi piaci molto, ma so che potrebbe essere un problema per te, magari conosci la persona che sto aspettando, ma facciamo così ...
    ... dammi il tuo numero intanto”. Mi diede il suo cellulare, digitai il mio numero, feci fare uno squillo e gli dissi: “Io sono Arlecchino!” e lui: “Bene, io allora sarò Pulcinella, fra poco quando arriva questa persona se la conosci e ti crea problemi la cosa, appena si avvicina, mi saluti e te ne vai, e ci sentiamo domani, io tanto mi fermo per altri tre giorni, ma se la persona ti va bene, passati la mano destra sui capelli e penso io a tutto”.
    
    La cosa si faceva interessante, poco dopo arrivò la persona che lui aspettava, cavoli non era possibile, era il mio vicino di casa, un gran bel tipo sui quarant’anni che avevo adocchiato da tempo, sapevo che viveva da solo, separato da anni, e si vociferava fosse uno sciupafemmine, oddio ora che faccio? Mi potrei buttare, ma lui sa chi sono, che faccio nella vita, al bar qualche volta abbiamo scambiato quattro chiacchiere… Bloccato nell’indecisione, resto lì fermo, Gianni (il mio vicino) ci raggiunge, saluta Pulcinella, e poi rivolgendosi a me, mi dà una pacca sulla spalla e mi dice: “Ciao Carlo, che sorpresa! Anche tu a quest’ora in giro?”. Io ero impietrito, non sapevo come districarmi da quella situazione, ma fu Pulcinella a sciogliere il mio impasse. “Bene, se vi conoscete già possiamo andare a divertirci!”. Gianni mi guardò esterrefatto, e disse:” Cazzo, sono mesi che ci sto provando con te Carlo, non sai quante seghe mi sono fatto al pensiero di scopare con te, ormai ci avevo rinunciato, ed ora in tre? Ma è fantastico, propongo di ...
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