1. Un pomeriggio di shopping…andato male


    Data: 05/01/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sensazioni Autore: Contessa, Fonte: RaccontiMilu

    Un’altra giornata persa all’universit’. Il professore per l’ennesima volta non si ‘ presentato al ricevimento in ufficio e mi tocca annegare i dispiaceri sfilando una terza sigaretta dal pacchetto di Marlboro, fresco d’acquisto.
    
    Strofino i polpastrelli sulla fronte, cerco di mantenere la calma e nel frattempo do un’occhiata all’orario sul telefono. Sono le due in punto.
    
    ‘Bene, e adesso cosa faccio? Il treno ‘ alle cinque.’
    
    Penso, mentre sistemo i libri in borsa e mi avvio verso l’uscita, trovando mentalmente un luogo dove passare il tempo ed alla fine vince la mia passione per lo shopping.
    
    La passeggiata ‘ tranquilla, il corso sembra quasi deserto che ‘ un piacere starci, i negozi per’ per la maggiore sono chiusi e devo accontentarmi delle vetrine.
    
    -Bellezza!
    
    Una voce maschile mi fa girare di scatto ed indietreggiare di qualche passo.
    
    -Hey, il negozio ‘ aperto?
    
    Ero appena passata al solito negozio in cui faccio acquisti, le luci erano spente e quindi ero passata avanti senza nemmeno provare ad entrare.
    
    -No, ma io solitamente resto, non mi conviene andare avanti ed indietro abitando a mezz’ora da qui.
    
    Faccio un ampio sorriso, non conoscevo nemmeno il suo nome ma mi era capitato spesso scambiare qualche chiacchiera con lui, con la differenza del brusio di sottofondo.
    
    -Come passi il tempo, non ti annoi?
    
    Chiedo, cercando di fare attenzione alla sua figura, forse per la prima volta. Mi ero focalizzata sugli occhi, un marroncino chiaro che ...
    ... sfiorati dal tocco della luce si schiarivano in una circonferenza verdeggiante. Il suo sorriso accompagnava il mio, con maggiore sicurezza.
    
    -A dire il vero si, per’ metto a posto, faccio le foto da mettere sui social e alla fine mi tengo occupato. Tu invece, che ci fai a Napoli?
    
    Sollevo gli occhi al cielo, ripensando alla mattinata fallimentare. Intanto mi appoggio al muro dato che i tacchi, seppur bassi, iniziavano a dar fastidio.
    
    -Dovevo far controllare alcuni capitoli della tesi, lasciamo perdere. Ho anche il treno alle cinque, quindi per non annoiarmi stavo facendo un giro da queste parti.
    
    Apre meglio la porta del negozio, spalancandola. Il suo avvicinarsi mi permette di inspirare il suo profumo. Oltre allo sguardo, la seconda cosa che noto ‘ l’odore maschile ed il suo era avvolgente e speziato.
    
    -Dai entra! Pure non hai niente da fare, almeno mi fai compagnia.
    
    Avrei rifiutato, ma alla fine le mie gambe si erano mosse da sole, sgattaiolando all’interno. Mi siedo, accavallando le cosce fasciate dai jeans chiari e sistemo la camicetta, controllando che i bottoni siano perfettamente chiusi e nel sollevare lo sguardo incontro le verdi iridi che molto probabilmente avevano seguito le mie, azzurre.
    
    -Hai sete?
    
    Dice, mentre solleva una bottiglina d’acqua e alla mia negazione, svita il tappo e beve a lunghi sorsi. Le labbra si lucidano ed il pomo d’Adamo diventa ipnotico, agitandosi velocemente. Trovai davvero sensuale lo strofinare indice e medio piegati, tanto ...
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