1. Il Risveglio della Puttana che è in me


    Data: 04/01/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Patrizia V., Fonte: EroticiRacconti

    ... porterà in un privé la maggior parte dei membri del suo club di linguisti, ma io sono troppo orgogliosa per approfittare delle sue conquiste.
    
    Inoltre, sembrerà strano, ma i nostri gusti in fatto di uomini non sono proprio gli stessi.
    
    Ecco, per esempio: quella bella coppia che sta ballando in pista… Quarantacinque? Cinquanta? Se li portano benissimo tutti e due.
    
    Vestiti bene, eleganti e sexy senza essere volgari. Lui brizzolato ma con tutti i capelli e senza pancetta; lei longilinea e abbronzata, peccato per le tette rifatte ma ormai sembra che siano più comuni delle ciglia finte.
    
    Mi avvicino sorniona e mi propongo.
    
    Lui abbocca subito; lei è restia… Peccato, mi piace anche lei: sarebbe un bel triangolo, che non dimenticherebbero facilmente.
    
    Insisto, e lui apprezza. Guardo lei e le sorrido amichevolmente: voglio che capisca che non sono una minaccia, e che desidero lei almeno quanto voglio suo marito.
    
    Lei capisce, anche troppo bene.
    
    Fa una smorfia e trascina via il suo povero lui con aria piuttosto decisa.
    
    Omofoba, peccato. Oh beh, non tutte le lei di coppia dei privé possono essere bi.
    
    Sono un po’ piccata. La tentazione di insistere è forte, ma dentro il locale è meglio evitare di dare spettacolo: sarà per un’altra volta.
    
    Proseguo la mia ricerca con calma, la notte è giovane…
    
    Passo davanti a una coppia di quelle che nella scala da uno a dieci arrancano a raggiungere il quattro: lui pelato con la pancia, lei con un chilo di fondotinta, un ...
    ... profumo sbagliato e un abitino di due taglie troppo stretto.
    
    Lui paga con aria triste e lei beve, infelice e rancorosa.
    
    Passo oltre, sentendomi sporcata dallo sguardo libidinoso di lui; lei ormai ha bevuto abbastanza da non vedermi nemmeno.
    
    Eva è scomparsa assieme al suo fan club. Scruto in giro e non ne vedo traccia.
    
    Mi allungo fino al nostro privé preferito e credo di distinguere una sua gamba nel groviglio di corpi e membra maschili che si stanno ammucchiando in maniera disordinata sul lettone rotondo già completamente sfatto.
    
    Eva ha superato sé stessa: oltre ai sei di prima ci sono anche due neri che credevo essere personale della sicurezza del locale.
    
    Esagerata…
    
    Sospiro e torno verso il bar.
    
    - Un drink?
    
    Sussulto, colta di sorpresa. In effetti ho in mano il bicchiere mezzo vuoto, e il pelato di prima ha scelto la scusa più dozzinale del mondo per provarci con me.
    
    Lo guardo come guarderei uno scarafaggio nel mio bagno prima di schiacciarlo con la carta igenica e gettarlo nello scarico, ma lui deve esserci abituato.
    
    - Una signora così bella non dovrebbe andare in giro con un bicchiere vuoto…
    
    Che schifo. Mi ha presa per un’alcolizzata: io non bevo mai un secondo bicchiere. E soprattutto, mi ha chiamata “signora”: lo odio, ma mi controllo.
    
    Detesto perdere il controllo; sono una maniaca del controllo.
    
    Il pelato dev’essere francese, ma almeno ci sta provando in inglese: lo capisco anche troppo bene, e i suoi complimenti mi danno il ...
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