1. Il profumo della regina dei fiori - cap. 2


    Data: 04/01/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: La_metamorfosi_72, Fonte: Annunci69

    Gli imprevisti si sa, destabilizzano, creano scompiglio nella nostra vita. Alcuni imprevisti volano via velocemente senza lasciare nessuna traccia in noi e nel nostro modo di essere. Invece altri creano un solco profondo e rimangono incisi in maniera indelebile dentro di noi. Hanno anche la forza di determinare in noi un nuovo percorso perché sono un nuovo inizio di qualcosa che sconvolge ciò che siamo stati fino a quel momento.
    
    Anche per Marta è stato così. Quel libro dimenticato sul tavolino del bar ha rappresentato un nuovo inizio della scoperta della parte più “sconcia” di se stessa. Aveva scoperto che amava il sesso, che amava il suo sentirsi femmina ed amava quella sensazione di libertà che le permetteva anche di sorridere molto di più alla vita. Non aveva più rivisto Lorenzo. Quella notte trascorsa insieme era stato l’atto finale di un gioco che le aveva sconvolto la vita. Ormai lei era diversa.
    
    Continuava a vivere ricordando e quel ricordo scatenava sensazioni fortissime che diventavano apoteosi quando nel silenzio della sua casa le sue mani diventavano strumento di piacere, mentre le immagini e le sensazioni di quel piacere vissuto scorrevano nella sua mente.
    
    Mentre attraversava la piazza del paese sotto gli occhi incuriositi di uomini affamati e per niente indifferenti al suo cambiamento ed alla sua femminilità (alcuni l’avevano vista crescere, altri erano cresciuti con lei), squilla il telefono.
    
    - Ciao Marta, sono Paolo. Sabato andrò a Como per un ...
    ... sopralluogo ad una villa sul lago.
    
    Ti va di accompagnarmi? Ci saranno due miei amici e mi piacerebbe godere della tua compagnia.
    
    - Si, verrò. È da un po’ che non ci vediamo, ne approfitterò per chiederti delle tue ultime avventure - gli rispose sorridendo.
    
    Appuntamento davanti all’unico bar del paese. Sono le 10 e, mentre Paolo arriva puntuale come al solito, Marta invece si fa aspettare. La vede arrivare da lontano con addosso un leggerissimo vestitino color cipria che faceva risaltare il colore ambrato della sua pelle. I capelli scuri legati a coda di cavallo mettevano in risalto i suoi occhi scuri e penetranti. Paolo la guarda mentre attraversa la piazza e man mano che si avvicina percepisce in lei una luce diversa. È sempre lei, aria da bimbetta fragile e delicata, ma con qualcosa in più. La accoglie sorridente. Un caffè al volo e subito in auto verso Como.
    
    Paolo e Marta si erano conosciuti all’università. Lui è sempre stato un grande conquistatore e vantava una lunghissima lista di cuori affranti che molto spesso si erano rifugiati tra le braccia di Marta, l’unica che era riuscita a farselo amico e basta. Marta sapeva del suo amore smisurato per il sesso, sapeva che Paolo faceva giochini particolari, ma non aveva mai voluto che lui le raccontasse, che le dicesse qualcosa a riguardo. D’altronde Paolo con lei tirava fuori tutta la sua innata timidezza e poi ammirava talmente tanto quella donna da non riuscire mai ad andare oltre. La sentiva speciale e per questo non ...
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