1. L’incanto di quell’inverno


    Data: 03/01/2021, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... splendida che Daniele potesse ricordare, almeno fino al lontano ritorno di lei. Incurante del passaggio delle barche, Daniele le slacciò i pantaloni, che adagio Valentina fece scivolare lungo i fianchi, fino a lasciare che le sue lunghe gambe si rivelassero al tatto più morbide del velluto appena sfilato. Con gesti altrettanto rapidi e vogliosi, le dita di Valentina slacciarono la cintura di Daniele andandosi a posare sul suo ventre, inserendosi verso il cazzo già duro. Uno sguardo indiscreto dalla finestrella della torretta che si stagliava alta nel cielo, poté allora scorgere i candidi seni di Valentina svelati dalla passione di Daniele, che aveva lasciato solamente le bianche mutandine sul corpo nudo di Valentina.
    
    I capezzoli irrigiditi dal piacere invitarono il ragazzo a morderli e a succhiarli mentre la sua mano accarezzava languida il sesso umido di lei, che intanto cominciava a gemere di piacere. Valentina liberò il cazzo dal cotone degli slip e incominciò a massaggiarlo, sentendo crescere spiccatamente tra le mani il battito incalzante della loro intesa. Fu allora che le mutandine raggiunsero a terra i pantaloni, nel tempo in cui la ragazza si inarcava irrigidendo le belle natiche per cercare il contatto intimo con la cappella. Daniele le allargò la coscia tesa e con il glande iniziò a strofinarle il vistoso clitoride allargandole ulteriormente quelle labbra diventate alquanto sugose.
    
    La penetrazione fu amabile, soave e indolente, visto che per l’ennesima volta ...
    ... ambedue sentirono d’essere nati per stare l’uno nell’altra, accomunati e uniti come in un incastro perfetto sia di sensi quanto d’anima di sesso e d’amore. Il cazzo di Daniele si lasciava comprimere dalla fica di Valentina, così come se quel luogo fosse stato il suo posto naturale, il suo calco, la sua destinazione finale, in quanto il loro amplesso dimostrava una straordinaria complicità di desideri, di movimenti e ritmi che nessun altro poteva capire. Il mare liscio come una tavola d’olio si rivide, ondulato prima, agitato poi, fino alla burrasca più tremenda, nelle onde di piacere che quei corpi solidi scioglievano nelle anime perse l’una nell’altra. I denti di Daniele affondarono nel collo di Valentina e le mani premettero con ardore i muscoli della sua schiena, scossi da un unico prolungato brivido, diluito, fulmineo e interminabile.
    
    Per il tempo in cui le spinte pelviche aumentavano di ritmo e il clitoride eccitato sfiorava il pube di Daniele, i gemiti veementi di Valentina si trasformarono in poderosi strilli, dal momento che le gambe si contorsero intorno al corpo di Daniele con forza, lasciando salire nel corpo di Valentina ogni nervo, ogni singola cellula, sfociando in un orgasmo consistente, denso e sfibrante, suggellato dall’ultima spinta e dal contatto fatale tra il glande ormai carico e il clitoride infiammato all’inverosimile. Valentina, accalorata e sfinita com’era le bastò stringere tra le mani il cazzo appena uscito da quel caldo abbraccio, per vedere gli ...