1. L’incanto di quell’inverno


    Data: 03/01/2021, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Gli occhi di Valentina erano al presente pieni d’eccitazione e di lussuriosa frenesia, mentre il suo passo agile si lasciò speditamente indietro l’ultimo gradino andando incontro all’ombra che squarciava l’angolo del vialetto, aprendo in conclusione l’uscio a un’eccezionale e canicolare inattesa meraviglia di quel sole. Il dolce profumo dei pomodorini appesi alle finestre si mischiava accuratamente con l’intenso aroma dei frutti acerbi dei limoni, ma la fragranza dolciastra della sua cute si era impossessato dell’olfatto di Daniele i cui sensi erano rivolti solamente verso di lei.
    
    L’incantevole località di Positano si spogliava a ogni vicolo dei suoi colori. Intanto che l’eco delle sue voci riempiva lo spazio stretto tra le case sommergendo il loro cammino come un torrente. Gli occhi di Valentina erano nudi, mai come quel giorno erano privi di ogni difesa, tenuto conto che esprimevano irradiando gioia, sprigionando ansia e diffondendo nel contempo sensualità, e soprattutto, non smisero mai di ridere. La partenza non sembrava emozionarla né turbarla più di tanto, ma si comprendeva che quello era davvero un giorno speciale per lei. Sei mesi lontano da casa, dagli amici di sempre, dalla sua cagnolina e, perché no, dalla sua nuova fiamma, non riuscivano per sua fortuna a toglierle neanche un briciolo di felicità per l’inizio della serie di lezioni all’Erasmus. Ma, in quelle ore, in effetti, lei non ci pensava poi tanto alla Francia, all’università, al resto del mondo, ...
    ... almeno così s’illudeva Daniele guardando il suo volto da bambina illuminato dal sole. D’altra parte, invero, aveva deciso di partire in quel modo, lasciando presto la sua città per passare le ultime ore italiane con lui. E non era poco.
    
    Il più bel regalo d’addio glielo confezionò sennonché il destino, presentandole il litorale nella sua veste migliore, tra strettoie e tornanti a picco sul liscio mare azzurro come giammai poteva scrutarsi in inverno. Raggiunsero la spiaggia affannati dalla sete che avevano l’uno dell’altra, alimentata dal viaggio in automobile, dove baci e carezze non avevano fatto altro che aumentare il desiderio, come quando con una fame da lupo si degusta un lauto aperitivo. La loro attenzione si rivolse subito al molo che interrompeva sulla destra il bagnasciuga, al di là del quale si poteva solo vedere l’estremità d’una scogliera. A dire il vero non ci fu bisogno di parlare: le loro gambe già legate in un abbraccio vorticoso d’amore si precipitarono in quella direzione, perché a nulla valse la recinzione che impediva l’accesso al molo: in pochi minuti furono lì da soli e trafitti dai raggi di sole, colti da una passione licenziosa e sfrenata.
    
    Valentina afferrò per mano Daniele e lo portò là dove gli scogli e l’alta parete rocciosa si baciavano, si sfilò il pullover, si tolse le scarpe per poi posare le sue dolci labbra sulla bocca di lui estorcendo il suo respiro e sequestrando il battito del suo cuore. In quell’istante comincio l’ora più attraente e ...
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