1. Trappola [seconda parte]


    Data: 26/12/2020, Categorie: Trans Autore: LaraTrav85, Fonte: Annunci69

    ... tranquilla.
    
    Dovevo andare al solito posto, scendere dalla macchina lasciando tutta la mia roba all'interno. Poi prendere dall'ultimo scatolone un ballgag nero enorme, mettermelo per chiudermi la bocca, una catena di ferro da attaccare al mio collare e all'altra estremità ad un anello piantato su un ramo dell'albero vicino allo spiazzo di fronte alla fabbrica. L'ultima cosa da fare era prendere un paio di manette e legarsi le mani dietro alla schiena.
    
    Avrebbe pensato lui alla mia liberazione.
    
    Da lì in poi non c'erano più istruzioni per me, dovevo solo aspettare.
    
    Uscire di casa senza farsi vedere fu una cosa molto complicata (ma probabilmente riuscita, non mi sono accorto di niente) e pure il viaggio in macchina con i tacchi non fu una cosa facile.
    
    Avrei potuto mettermi i lucchetti appena arrivato sul posto ma, come avete già notato, evidentemente non sono troppo intelligente.
    
    Arrivai senza praticamente trovare traffico nel luogo dove avevo raccolto gli scatoloni.
    
    Parcheggiai la macchina (ero già sicuramente osservato) dopo aver verificato di essere solo. Presi i miei attrezzi e feci i pochi metri che mi separavano dalla pianta. Per prima cosa mi misi il ballgag, obbligando così la mia bocca ad una dolorosa e oscena espressione. Era probabilmente troppo grosso per me e stringendo bene il cinturino dietro alla testa (come consigliato da chi aveva architettato tutto) mi sentivo gli occhi uscire dalle orbite. Poi passai alla catena e mi ritrovai a guardare ...
    ... l'anello sulla pianta; era troppo in alto e avrei dovuto far passare gli anelli della catena e bloccare entrambe le estremità nell'anello del collare con un lucchetto.
    
    Certo fattibile ma, a causa della catena troppo corta, mi trovai praticamente appesa alla pianta per il collo, quasi impiccato. Toccavo appena con la punta della scarpa, il tacco 15 invece era sospeso verso l'esterno come i miei polpacci che iniziarono subito a farmi male. A questo punto, già in una posizione molto scomoda, mi legali le mani dietro alla schiena con le manette. Insieme al secondo click (che mi condannava ad una posizione ad arco appesa alla pianta) iniziai a sentire freddo e molta paura. Fino a questo momento ero stata relativamente tranquilla e accondiscendente, anche troppo forse (era la cosa che più mi faceva preoccupare).
    
    Adesso mi resi finalmente conto di essere nei guai; perchè mai avevo accettato di legarmi da sola in una piazzola vicino ad una strada pubblica a pochi km da dove abito. Mi ero rincoglionito? Non volevo piangere ma iniziavo mentalmente a pensare a che scuse avrei dovuto usare con i carabinieri quando qualche passante li sarebbe andati a chiamare perchè avevano visto una puttana legata ad una pianta.
    
    Già perchè iniziai anche a pensare che fosse tutto uno scherzo, nessuno si sarebbe presentato per liberarmi e mi sarei sputtanato da solo in paese.
    
    A giudicare dal dolore dei miei polpacci passarono 15 minuti prima di sentire arrivare una macchina.
    
    Non vedevo ...