1. Mi hai lasciato il marchio


    Data: 26/12/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... questo gesto la fece tremare di più: il suo ginocchio schiacciava il suo clitoride, premeva su di lui come una bocca affamata come quando s’afferra un pezzo di pane, in quell’istante fu invasa totalmente dai brividi.
    
    In quell’istante avrebbe voluto farlo smettere, eppure in cuor suo lo pregava di rimanere lì, spalancò gli occhi, in quanto i viaggiatori non si erano accorti di nulla, almeno non ancora. Aprì le sue gambe rivolgendo ancora quel clandestino, inespresso e muto invito all’uomo di fronte: che aspetti, prendimi no, dai rompimi, sì, dai scopami così. Lui premeva di più quasi a volerla penetrare, quasi a voler sentire la sua voce pronunciare quelle parole. Con le gambe così aperte e il desiderio che le stava crescendo dentro Ines ebbe un unico e singolare desiderio: folleggiare, godere e spassarsela a più non posso, perché riuscì persino a sbottonare la chiusura lampo della gonna e a far scivolare le mani sul suo ventre, fino ad arrivare agli slip. Non fece altro che scostarne i lembi e offrire così le sue labbra infuocate alle sue mani. Attualmente le percepiva torride, tremanti e vogliose, lui le accarezzò appena il clitoride ormai gonfio e sul punto d’esplodere, però lei non voleva né aveva alcuna intenzione che tutto finisse frettolosamente in tal modo, giacché aveva ancora due ore intere prima di giungere a destinazione. Lui capì immediatamente captando e cogliendo il suo appetito silenzioso e per di più nascosto, quella sua anelante e taciturna frenesia per ...
    ... lungo tempo trattenuta, di questo andare le infilò caparbiamente due dita nella fica. Al loro contatto Ines glieli allagò di piacere, mentre lui iniziava a penetrarla così sempre più profondamente ritmando il movimento e fermandosi ogni tanto per solleticare il suo clitoride, poi nuovamente per riconquistare quella pelosissima fica ormai espropriata e priva d’ogni resistenza. Lui sprofondò in quel dolce burro, perché avrebbe voluto imbeversi e succhiarne tutti i sapori, ciononostante era consapevole che Ines voleva solamente essere presa in quel modo, perché voleva essere la sua troia in quel momento e tutto questo era anche il suo accanito, acceso e incontenibile desiderio.
    
    Lui continuava a scoparla di questo andare, precisamente così come entrambi desideravano. Ines avrebbe voluto dichiarare gridando sennonché il suo desiderio, sì, perché lui la stava scopando e lei non aveva più nessun freno, avrebbe voluto baciarlo, prendergli il cazzo tra le labbra, tuttavia si rese conto che era soltanto quello che anelava e pretendeva in quel momento, in quanto la sua mano era completamente bagnata dei suoi intimi fluidi. Ines si tolse una scarpa e offrì il suo piede al suo sesso, lo trovò manifestamente gonfio, iniziò a muovere delicatamente le sue dita mentre il cazzo si scuoteva e sussultava svettando, dal momento che voleva uscire fuori, esigeva offrirsi completamente verso di lei. Fu sennonché un attimo: lui si sbottonò i pantaloni e lo tirò fuori, Ines alla sua vista ebbe un ...