1. C’è un amore più forte di quello di un figlio per una madre ?


    Data: 22/12/2020, Categorie: Incesti Autore: Dorian, Fonte: RaccontiMilu

    ... chiappe’ Come si dice, in vino veritas. Cadde un silenzio di morte, rotto dopo qualche minuto dalle parole di fuoco della madre ‘Lo so dov’era quell’erezione. Mi eccitava.’ In quella conversazione, forse grazie agli effetti dell’alcool, avevano saltato una serie di chiarimenti apparentemente necessari, avevano accettato il loro desiderio sessuale reciproco senza scandalizzarsi o altro, come se inconsciamente l’avessero sempre saputo. E forse era così. Francesco iniziò a baciare il seno di Sveva. ‘Mi sono sempre sentita così sola da quando se n’è andato tuo padre’ Tu mi hai sempre aiutato’ Mi sei stato vicino’ Francesco estrasse dal vestito scollato le tette sode della madre e iniziò a succhiarle i capezzoli; lei era come in trance, sembrava non se ne accorgesse ‘Non devi pensar male di ciò che ho detto’ è stata solo una reazione fisica, credevo fosse tuo padre’ Nulla di più” biascicò; abbassò lo sguardo, vide cosa stava facendo Francesco, percepì il piacere ‘Ma cosa fai ? Non si può, non è” Francesco portò la mano sotto il vestito e iniziò a stimolarle la figa da sopra le mutande ”giusto, non’.oooh’ Dai, basta” Gli ultimi guizzi della sua volontà cercavano di ostacolare ciò che stava per succedere, ma la passione la sommerse e non poté far altro che abbandonarsi ai piaceri dell’incesto quando suo figlio superò le mutande e le infilò un dito nella figa già bagnata. Iniziò a gemere mentre Francesco inseriva un altro dito e aumentava il ritmo, succhiando i capezzoli con ...
    ... sempre maggiore ardore; le uniche parole che riuscì a pronunciare dopo un po’ furono: ‘Fai vedere a mammina il cazzo’ Era come se un demone si fosse impossessato di lei, aveva solo voglia di consumare e appagare quel desiderio che le infiammava la carne. Francesco si alzò e sfoderò il suo grosso pene, che lei prese a segare mentre lui le porgeva le dita infradiciate dei suoi stessi umori vaginali per succhiarle, cosa che fece con piacere. Poi, mentre avvicinava la bocca al cazzo di lui, disse: ‘Dì alla tua mamma quanto è troia’ e così mentre succhiava lui le diceva: ‘Sì, puttana, sì, prendilo tutto’ aaah’ Ti piace eh ? Il cazzo del tuo figlioletto in bocca, lurida maiala !’ e parole simili che facevano crescere in lei l’eccitazione già alle stelle; dopo una decina di minuti di questo trattamento Sveva liberò il pene di Francesco dal caldo abbraccio della sua bocca e, toltasi le mutande e il vestito, si distese sul pavimento con la schiena a terra e le gambe aperte. In quell’istante, il ragazzo fu fulminato dalla visone della madre: i lunghi capelli neri che ricadevano sul pavimento, gli occhi azzurro cielo che nel guardarlo sembravano implorarlo di sfondarla e la figa aperta e bagnata che lo attendeva con ansia; e fu nel vedere Sveva così, illuminata da un raggio di luna che entrava dalla finestra, che si sentì pienamente realizzato: si liberò di pantaloni e maglietta e si precipitò su quel corpo voglioso. Si avvinghiarono e in un attimo il cazzo del figlio era nella figa della ...