1. la mia convocazione in azienda


    Data: 21/12/2020, Categorie: Lesbo Autore: DonnaCamaleonte, Fonte: RaccontiMilu

    ... calligrafia femminile, che recitava più o meno così: ‘era chiaro che non avresti resistito a lungo senza masturbarti. Ho desiderato da subito farti esplodere in un orgasmo potente. Sappi che quello che hai appena avuto non sarà il solo.’.
    
    Quelle parole mi lasciarono a bocca aperta: ero assolutamente incredula, stupita, imbarazzata ma anche molto, molto eccitata’ Allora non era stata una mia impressione’
    
    No, non era stata una mia impressione e adesso avevo assolutamente bisogno di capire che cosa avrei dovuto fare. Quelle parole non lasciavano molti dubbi sulle intenzioni che le avevano scritte: la ragazza mi voleva. E io? Io non avevo mai avuto una donna, ero assolutamente etero, eppure quella di essere baciata da una ragazza era da sempre stata una delle mie fantasie’ E ora, che c’era la possibilità che si avverasse, non riuscivo a essere razionale, a pensare con lucidità. Come mi sarei comportata? Dovevo cambiare posto? Dovevo fare finta di niente? Mentre ero persa nei mie ragionamenti, che comunque non mi avrebbero portata molto lontana, vidi le ragazze tornare. Così, non trovai niente di meglio da fare che fare finta di dormire. Magari questo mi avrebbe aiutata a mantenere lontana certe attenzioni, anche se il viaggio era ancora lungo.
    
    I minuti passavano che sembravano delle ore, fino a quando non mi resi conto che la natura chiamava: avevo assoluta urgenza di andare al bagno, questa volta ‘solo’ per fare pipì. La mia vescica stava chiedendo aiuto e così, ...
    ... facendo finta di svegliarmi ‘mentre la realtà era che ero assolutamente vigile e ricettiva ‘ mi alzai senza grossi complimenti per andare in bagno. Mi accorsi, definitivamente troppo tardi, che insieme a me si era alzata anche lei’ Sapevo che non era un caso, e sapevo che ero chiamata a scegliere. Il mio corpo non mentiva: solo l’idea che qualche cosa sarebbe potuta accadere aveva in un secondo acceso tutti i miei sensi. Così entrai in bagno, ma’ Non chiusi la porta. Fu questione di un istante e lei fu dentro. La situazione era abbastanza comica e imbarazzante: io ero seduta sul water, finalmente a liberare la mia vescica, e lei di fronte a me che mi guardava, come fosse la cosa più normale del mondo. Mi guardava con le braccia conserte e con lo sguardo fisso nei miei occhi. Stava semplicemente aspettando che io finissi.
    
    Quando anche l’ultima goccia di pipì fu uscita, mi allungai verso la carta per asciugarmi, ma lei fu molto più veloce di me: prese alcuni foglietti ed in un secondo era in ginocchio davanti a me. Con una forza che non immaginavo divaricò le mie gambe e mi guardò. Sentivo i suoi occhi sul mio sesso, potevo palpare il desiderio e la scarica di eccitazione che aleggiava nell’aria. Con una delicatezza che mi fece fremere mi asciugò con i fazzoletti che aveva appena preso, indugiando, con calma. Voleva tastare la mia essenza, conoscerne la consistenza, prendersene cura come mai avrei immaginato. Poi mi chiese di alzarmi in piedi, e finalmente mi baciò. Mi resi conto ...
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