1. In ritardo per il cinema


    Data: 12/01/2018, Categorie: Anale Sesso di Gruppo Lesbo Autore: MagoAssistente, Fonte: xHamster

    ... inginocchio e inizio a leccare le sue natiche, le apro e infilo la mia faccia. La punta della lingua dritta contro il suo buchino. Tu la fermi impalata sul tuo cazzo mentre io lo lecco, mi infilo un dito in bocca e poi lo spingo dentro il suo buchino aprendolo.
    
    Sento il tuo cazzo con il mio polpastrello sotto al sottile strato di carne che ci divide.
    
    Infilo un altro dito.
    
    Lei urla e tu ricominci a scoparla. Le tue dita sono quasi bianche tanto forte è la presa sui suoi fianchi.
    
    Ogni volta che lei scende le mie dita entrano un po’ di piu’.
    
    Sento il suo sfintere che si contrae, poi si lascia andare nell’ultimo urlo dell’orgasmo.
    
    Lei si sposta vicino a te, le apro le gambe e mi avvicino per leccarla.
    
    Sento le tue mani che si appoggiano sui miei glutei, alzi la gonna e sposti il cordino del perizoma. La tua cappella spinge schiudendo le labbra e si infila nella mia figa bagnata. Uno schiaffo sulla coscia sinistra. “E cosi’ mi hai preso in giro per due settimane”
    
    Un secondo schiaffo. Brucia molto piu’ del primo.
    
    Mi scopi cosi’ forte che le tue palle sbattono contro di me ogni volta.
    
    Terzo schiaffo. Non sono i soliti schiaffetti. La mia pelle brucia anche se non la tocchi.
    
    Mi sputi nel culo.
    
    Esci e me lo forzi fino in fondo
    
    e ancora
    
    e ancora
    
    il dolore del tuo uccello che mi incula si fonde con le ondate di piacere.
    
    Le sue mani trattengono la mia testa in mezzo alle sue gambe e sta per godere una seconda volta.
    
    “Godi puttana”
    
    Non capisco piu’ nulla. Sento i suoi gemiti, le mie urla, tu che mi sbatti e mi chiami puttana. Gli spasmi dei muscoli.
    
    E vengo. In modo a****lesco. Con i liquidi di lei che colano dalla mia bocca spalancata.
    
    Mi sento completamente aperta sotto i tuoi colpi, le contrazioni che non si fermano.
    
    E poi tu mi riempi.
    
    Ci sdraiamo sul tappeto. Non sei piu’ seccato adesso.
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