1. una storia senza sesso - 1


    Data: 07/12/2020, Categorie: Prime Esperienze Tabù Trans Autore: evablu, Fonte: xHamster

    ... serviva, il cuore: specie in quei momenti tanto attesi, forse troppo attesi.
    
    - Mi fa piacere - sorrisi sforzandomi di non lasciarmi andare, come invece avrei voluto, disperatamente voluto.
    
    Stando in quella strana posizione, la schiena poggiata sul divano, le braccia stirate all'indietro, le gambe incollate al bracciolo del divanetto, allungò una mano verso di me, mi sfiorò una coscia e, visto che non mi scostavo, me la toccò con insistita convinzione.
    
    Avvampai furiosamente, ma non fuggii, come pure avrei potuto tranquillamente fare: mi sarebbe bastato alzarmi.
    
    Si tirò su, mi sedette al fianco, forse un po' troppo, stringendomi contro il bracciolo opposto a quello su cui aveva poggiato le gambe.
    
    - Perché a scuola mi guardi così tanto?
    
    La buttò lì, la domanda delle cento pistole, senza preamboli, senza giri di parole, senza darmi modo di pensare e poi articolare una risposta convincente. Inghiottii, non sapevo cosa dire, non osavo parlare delle mille volte che avevo rimirato il leggero battito delle sue ciglia, lo sguardo attento verso la prof di mate, il lieve movimento della testa che si girava verso di me, sorprendendomi immancabilmente a guardare nella sua direzione.
    
    - Non lo so - balbettai - capita di guardarti, ma non è che...
    
    Sorrise di gusto, si divertiva proprio nel vedere come mi incartavo e mi bloccavo.
    
    Rimasi a guardare dritto davanti a me, sentivo ancora il suo risolino insistito e a un certo punto avvertii qualcosa di umido che mi si ...
    ... poggiava sulla guancia sinistra e contemporaneamente udii uno schiocco.
    
    Un bacio.
    
    Diventai viola, credo, con sfumature di blu cobalto e rosso vermiglio, di giallo limone e di verde pera.
    
    Ancora quel dannato sorriso che coinvolgeva, accattivava, conquistava. Rimasi a guardare fisso davanti a me, ma gli effetti cromatici sul mio viso dicevano tutto senza bisogno che aprissi bocca.
    
    Un altro bacio si poggiò sulla mia guancia e poi un altro ancora e poi sentii una mano dirigersi sul mio ventre molle e, con studiata e lasciva lentezza, risalire verso il petto.
    
    - Ma si può sapere che fai? - protestai, ma era uno strano modo di ribellarmi, perché non mi mossi di un millimetro e lasciai che la sua palma morbida aderisse alla forma rotondeggiante della mia mammella destra.
    
    - Ti tocco - disse - ti tocco le tette, non lo vedi?
    
    - Smettila - risposi, prendendo la sua mano, ma senza forza, soprattutto senza voglia di allontanarla.
    
    - Tu non te le tocchi mai, le tette?
    
    A questo punto, se fossi stato maschietto, mi sarei dovuto indignare, alzarmi e troncare lì la discussione.
    
    Se fossi stata femminuccia, avrei dovuto reagire direttamente con un ceffone. Ma questa è una storia senza sesso, racconta di un incontro di anime. E le anime quasi sempre non hanno sesso. Né fanno sesso.
    
    - Non lo fai mai - insistette - sotto la doccia, nel lettone caldo e soffice?
    
    Mi accorsi di avere chiuso gli occhi, senza rendermene conto aveva cominciato a sbottonarmi la camicetta, un ...