1. Le Tre Vecchie Cugine 5


    Data: 04/12/2020, Categorie: Incesti Autore: Pavro D'Osan, Fonte: EroticiRacconti

    Capitolo Quinto
    
    Giulia mi ha offerto di rimanere ospite in casa sua per qualche giorno, il marito è da una figlia, anche se con problemi di salute lui passa spesso dei periodi dalle figlie per godersi i nipoti, lei rimane sempre a casa da sola ma comincio a capire il perché. Vorrei dormire con lei ma mi dice di no, nel suo talamo d’amore ci dorme solo con il marito, e poi ci tromba con tutti, chissà dove eravamo oggi con le sue cognatine zoccole. Ma meglio così, rischierei di fare brutta figura, il mio uccello è ancora stanco dalla lunga galoppata. In casa di Giulia non mancano le camere da letto, ha una famiglia numerosa, tre figlie e un maschio, tutti sistemati e sposati, ho ampia scelta di letto. La mattina dopo vengo svegliato da una dolce carezza sul viso, aprendo gli occhi vedo il dolce sorriso di mia cugina che mi invita ad alzarmi e consumare la colazione insieme a lei, erano anni che non avevo un dolce risveglio così. Mi preparo e vado in cucina, c’è un bel profumo di caffè appena fatto e di biscotti, mi siedo e lei mi serve la colazione sempre sorridendo, mi carezza teneramente la testa, non siamo cugini, non siamo amanti ma mamma e figlio, dopotutto la sua primogenita ha la mia età, è questo quello che mi eccita di Giulia che mi ricorda mia madre, hanno più o meno la stessa corporatura e lo stesso modo di fare. Ho avuto delle fantasie sessuali su mia madre ma non sono andato oltre alla masturbazione, prendevo i suoi collant e mi ci fasciavo il cazzo tirandomi ...
    ... delle gran seghe ma non ci ho mai sborrato dentro, non volevo che lei se ne accorgesse, un paio di volte non mi sono trattenuto e le ho fatte prontamente sparire. Solo una volta mi è successo di andare vicino ad avere un rapporto ma non so se si può definire cosi. Avevo quindici o sedici anni, in piena tempesta ormonale, non ricordo perché mio padre era fuori casa e mia madre mi chiese di dormire con lei nel suo letto, non mi succedeva più da quando ero bambino ed accettai volentieri, non avevo cattive intenzioni ero solo contento di dormire ancora una volta con la mamma. È stato durante la notte che i miei pensieri si sono fatti perversi, non riuscivo a prendere sonno, mia madre dormiva russando come suo solito, girata su di un fianco, io avevo il suo culone a portata di mano, senza riflettere o pensare alle conseguenze le ho carezzato il culo, tra la paura e l’eccitazione ebbi una erezione da urlo, ero talmente arrapato che mi trattenni a stento nel venire senza toccarmi, mia madre continuò a russare. Presi coraggio e continuai a lisciarle le natiche, mi eccitava anche il contatto delle dita sulla camicia da notte di raso, evitavo di toccarmi il pisello perché mi sarei sborrato in mano in un lampo. Con le punta delle dita le sfiorai una coscia, aveva una pelle liscia come una perla, lentamente ci appoggiai il palmo e la feci scorrere sotto la vestaglia fino all’orlo delle mutande. Mia madre ebbe un rantolio e continuò a russare, in quel momento mi si gelò il sangue pensando ...
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