1. Il Meccanico - 5^ parte


    Data: 30/11/2020, Categorie: Feticismo Autore: Dreamcore, Fonte: EroticiRacconti

    ... che io ero a testa in giù sul divano e lei godeva a strusciarsi la figa di peso sulla mia faccia. Le piaceva terribilmente, ed anche a me. Tutto ad un tratto gridò ansimando “Leccami il culo, ti prego!”; non me lo feci chiedere due volte. La mia lingua si spostò in un attimo sul suo sedere. Anche lei non si era pulita, anzi, era proprio sporca, ma sapeva benissimo da Mara che mi piaceva così. Cominciai a leccare tutto lo sfintere, pregustandomi i suoi sapori, e poi la mia lingua finì completamente nel suo ano. Sembrava quasi le piacesse di più, perché ricominciò a gemere come prima, anzi forse di più. Avevo la bocca appoggiata al suo sfintere, la mia lingua che frugava al suo interno. La mia erezione era ripresa come e più di prima. Le sue dita che facevano su e giù nel mio sedere mi distraevano da quel godimento. Non sapevo a quale dare retta di più. Mara nel frattempo era arrivata e si stava masturbando sul divano alla nostra vista. Si alzò sul divano, sedendosi sullo schienale esattamente davanti al mio uccello, divaricando le gambe leggermente per potersi incastrare con me; le porse la fica ad Andrea che distolse la bocca dal mio uccello per appoggiarla sulle grandi labbra di Mara. Non le potevo vedere bene, dato la mia posizione, ma le sentivo entrambe godere. Nel frattempo la mia bocca era diventata tutt’uno con l’ano di Andrea, che sentivo e vedevo spingersi e ritrarsi, più volte. Mi eccitò moltissimo, al punto che presi a fare il sottovuoto con le mie labbra sul ...
    ... suo ano, mentre la lingua le giochicchiava all’interno. “Lo sai che rischi così, vero?” Mi disse Andrea con fare quasi beffardo. “Si, allora?” Le risposi con aria di sfida. Mara intuì cosa stavamo per fare e ci disse “Dai, andiamo nella doccia, che voglio vedere anche io, sai che mi piace!”. Tutti e tre interrompemmo quel gioco che ci stava estasiando. Io mi girai, mi alzai dal divano ed andai verso il bagno tenendo Mara per mano. Entrai nella doccia per primo girandomi a pancia in su, e lasciai che Andrea si sedesse sulla mia faccia. Mara rimase sulla porta della doccia (non era una Jacuzzi, sigh..) non senza farsi leccare da Andrea. Sapevo a cosa stavo andando incontro, di nuovo, ma oramai avevo le farfalle nello stomaco che mi stavano inibendo tutti i miei freni. Avevo di nuovo l’uccello duro come un paletto. Affondai di nuovo la mia lingua nel sedere di Andrea. Questa volta non vidi più lo sfintere ritirarsi, ma solo uscire. Capii che la stava facendo. Prima sentii un rivolo bollente di pipì bagnarmi, poi lentamente la vidi uscire. Andrea si fermò di proposito per farmi penare. “Ti piace leccarmi la cacca, maiale?” “Siii, per favore, la voglio tutta!”. Andrea era riuscita a dominarmi, era riuscita a rendermi suo, le piaceva giocare. La sentii arrivare in bocca, la lasciai fare. Mi sentii così pieno che dovetti permetterle di farmela sulla faccia. Mara nel frattempo cominciò a pisciare in bocca ad Andrea, la quale non si fece indietro anzi, si mise sotto con la faccia per ...