1. Che noia le interrogazioni!


    Data: 25/11/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Lesbo Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... Erano i primi esperimenti sessuali e tutte e due volevamo provare qualcosa di intimo, segreto e speciale.
    
    Serena evidentemente era dello stesso avviso e quasi scherzando per provocare si avvicino all’amica con le labbra a quelle dell’amica le sfiorò con la lingua stuzzicandole all’inverosimile. Maria Laura non ci stava e volle provocarla abbassandosi i jeans e le fece vedere i peli radi e ben curati del monte di venere a forma di V con il vertice basso che finiva proprio sull’entrata della figa.
    
    Decisero che a casa sarebbero state meglio.
    
    La partita era cominciata. Per effetto del fumo erano estasiate ed indolenti alle provocazioni che si facevamo, gli sguardi era languidi ma giocosi strisciando il tessuto dei vestiti e aderendo ai rispettivi corpi sii toccavano, avvicinandoci sempre più. Il tempo non esisteva, c’era la volontà di assaggiarci e di ridere. In ogni caso si spogliarono e ci avvinghiammo l’una all’altra con le lingue che si scioglievano assieme le mani che andavano a toccare ogni parte del corpo. Le tette si urtavano, si sfregavano; quelle di Serena erano grosse e a punta, quelle di Maria Laura grosse a pera. Per raggiungere il piacere avevano incrociato le gambe in modo che le vagine si toccassero e con il movimento del bacino i clitoridi si baciassero sempre più forte e si bagnassero sempre di più fino all’orgasmo che le fece sussultare per dare quel piacere immenso che due ragazze giovani e vogliose possono avere.
    
    Si ritrovammo sul letto con ...
    ... Serena in reggicalze nero con pizzo e mutandine nere aperte sulla vulva, busto nero che faceva risaltare le tette. Maria Laura si sedette sulla sedia vicino al letto e da un cassetto estrasse un frustino.
    
    “Vieni strisciando!” disse all’amica che la guardò perplessa e dubbiosa per un istante dandole il tempo di scendere dal letto e strisciare sul pavimento fino ai suoi piedi.
    
    “Lecca troia!” disse Maria Laura porgendo i piedi inguainati e Serena cominciò a leccare. Con il frustino intanto la sfiorava ovunque sul collo, sul seno per farle sbordare le mammelle dal balconcino del busto, la vagina che coperta con le sue particolari mutandine poteva aprire, poi qualche frustata sul sedere che la facevano vibrare ed infine tornava alla lingua che dolcemente passava sui piedi.
    
    La feci salire lentamente con la lingua mentre con la frusta andavo sulla sua vagina incandescente dandole piccoli colpi sul clitoride che la eccitavano molto.
    
    Maria Laura le fece togliere il corpetto che liberò le tette di Serena, prese dell’olio che versò sulla sua schiena rendendo il corpo dell’amica lucido e scivoloso ma dando alla pelle una sensazione di velluto; lo versò sui capezzoli e poi fino a che non arrivò scivolare giù fino al suo culo depilato.
    
    Solo allora con un vibratore con la coda sodomizzò Serena con delicatezza dandole delle sensazioni uniche creando in lei uno stato di sottomissione che le piaceva tanto.
    
    S sedette sulla schiena ben oleata e si feci portare in giro per la stanza ...
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