1. La pedalata (2)


    Data: 21/11/2020, Categorie: Etero Autore: uni93, Fonte: EroticiRacconti

    ... culo implorandomi d’infilaci dentro un dito. Lo faccio, la sento fremere, gode, mi dice la sta sto facendo impazzire, ha il mio cazzo in mano che me lo sta segando. Mi sussurra dicendomi di avvisarla quando sto per sborrare. Va avanti a segare con foga, ho il cazzo durissimo, sento che sto per schizzare, glielo dico, lei si porta avanti dopo essersi spinta ancora di più sul mio viso. Si avvicina al cazzo, se lo punta sulla pancia e in quel momento lancio tre potenti fiotti di sborra. Le schizzo addosso, se la spalma e poi si gira mettendosi sopra di me, abbracciandomi. “Ciao amore” mi dice. Rimaniamo così per un bel po’, adoro sentire le sue tette contro il mio petto, le chiedo se il tipo non è geloso, mi dice che non sa scopare e se potesse farebbe subito cambio con me. Le piace il mio sguardo, la arrapo, so come prenderla e provocarla. Le metto una mano nel culo cercando il buco per infilarci ancora un dito. Ho capito che le piace da morire e che il suo tipo non gliel’ha mai fatto. “Questo mi manca” mi sussurra all’orecchio, “essere trombata”. Alzo leggermente una gamba, lei si struscia la figa, le piace da impazzire, la sento che si bagna, più del solito. Nel silenzio più totale mi implora di fotterla, vuole sentirsi piena del mio cazzo. Afferro lo zainetto lasciato per terra, lo apro, prendo un preservativo che avevo con me, lei lo vede e si mette a ridere in silenzio passandosi la lingua sulla mia faccia. Faccio lo stesso, ci spalmiamo di saliva e continuiamo a ...
    ... slinguazzarci. Me lo srotola lei sull’asta, poi si gira supina, allarga le gambe, ho davanti la sua figa, la penetro, sento i suoi spasmi di goduria, si masturba il clitoride, mormora qualcosa che non capisco, le chiedo cosa c’è, si avvicina al mio orecchio, mi dice “riempimi”. Ci metto poco e le vengo dentro. Mi lascio cadere sopra di lei che mi avvolge con le sua calde gambe. Levo il preservativo, mi chiede di svuotarglielo sulle tette, se lo spalma, rimaniamo nudi avvinghiati l’uno all’altro, io sopra di lei. Sento l’odore del mio sperma, mi eccita, ho la mano sulla sua figa, lei non riesce a smettere di infilarmi la lingua in bocca, la cosa la fa godere, io contraccambio con un altro dito in culo, sentendola sussurrare, quasi in maniera liberatoria, “finalmente!”
    
    Le chiedo di sua zia, mi preoccupa, ho paura che ci senta, mi dice di stare tranquillo e pensare solo a noi due. Il giorno dopo il bar avrebbe aperto nel pomeriggio e la zia usciva presto per andare in paese, a fare acquisti e altre faccende per rientrare poi verso mezzogiorno. Quindi sarebbe scesa dalle scale senza disturbarla, le aveva detto solo di controllarmi e darmi la bicicletta, assicurandola che sarebbe rimasta poi in camera a studiare. Le chiedo “ma sei sicura di studiare domani mattina?” Come risposta mi infila la lingua in bocca dicendomi “magari dopo che mi hai trombato un po’”. Non sarei andato via presto. Il cazzo era tornato gonfio e lei voleva ancora essere scopata. Col suo tipo non era mai riuscita a ...
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