1. "Dottore, Mi Può Aiutare?"


    Data: 28/09/2017, Categorie: Prime Esperienze Maturo Autore: loris86set, Fonte: xHamster

    ... cuscinetto del lettino. Quando le sue dita, ricoperta dalla gomma dei guanti, toccarono le labbra della mia passera, sobbalzai. Non ero mai stata toccata lì.
    
    "Tranquilla." mormorò a bassa voce e con un energico sorriso sul volto.
    
    Mantenni la calma, rimasi sdraiata ad aspettare, fino a quando, si voltò, spostando il peso del corpo su un lato per osservare meglio.
    
    Fu allora che lo notai, il rigonfiamento nei suoi pantaloni, visili dal camice sbottonato.
    
    Senza che me ne accorgessi iniziai a sbrodolare e lui se ne accorse.
    
    "ehi ehi signorina." disse.
    
    Divenni rosso fuoco, lui sorrise e si strappo via i guanti sorridendo: "Non credo tu abbia nulla di preoccupante."
    
    Mi lasciò in quella stanza mentre lui tornava da mia madre. Mi vestii e li raggiunsi.
    
    Quando tornai a casa ero confusa, soggiogata da quel tocco e da quel gonfiore.
    
    Mi capitò di ripensarci più d'una volta nei giorni a venire. Al punto che un giorno decisi che dovevo fare un tentativo.
    
    Mi presentai allo studio, nello spacco per il pranzo. Supplicai la segretaria di farmi entrare perchè dovevo comunicare qualcosa di urgente.
    
    Stanca delle mie suppliche, la donna mi lasciò passare.
    
    Bussai alla porta due, tre volte. Poi lui aprì.
    
    "Dottore, posso parlarle?"
    
    "E tua madre?"
    
    "No, non c'è devo solo chiederle una cosa."
    
    Entrai, avvicinandomi alla scrivania a cui lui dopo poco giunse.
    
    Si sedette di fronte a me, aspettando una mia parola: "Allora?"
    
    Non sapevo esattamente per ...
    ... quale motivo fossi lì, ma sapevo cosa sentivo: in un battito di ciglia, percepii del bagnato nelle mutandine, ero così scossa che ci volle un attimo. Mi alzai e mi avvicinai a lui dietro la scrivania.
    
    "Cosa c'è?" insistette lui.
    
    Gli afferrai una mano e me la portai sulla t-shirt all'altezza del seno destro.
    
    Rimase di sasso.
    
    "Ma che cavolo..."
    
    Non gli lasciai terminare la frase che portai la mano sotto la gonnellina.
    
    "Sembra che stia pisciando nelle mutande." dissi volgarmente.
    
    Il caro dott. Alberto per quanto simpatico e professionale, era pur sempre un uomo e non riuscì a fare resistenza nei confronti di una ragazzina volgare con la passera bagnata.
    
    Mi sedetti a cavalcioni su di lui avvicinando il seno alla sua bocca: "Ho un altro problema."
    
    Pose le mani sui miei fianchi e chiese: "quale?"
    
    "Sento il tuo cazzo sotto che chiede di uscire ma la mia patatina è ancora vergine...come si fa?"
    
    Alberto sorrise: "Sei davvero una ragazzina molto cattiva."
    
    Sorrisi anche io, e scivolai a terra con delicatezza, tra le sue gambe. Gli aprii la patta dei pantaloni guardandolo fisso negli occhi. Aveva uno sguardo languido e bramoso.
    
    Il cazzo balzò fuori dai boxer in un istante e con maestria inizia a leccarlo alla punta.
    
    Sentivo la passera di fuoco e mentre lo presi tutto in bocca, mi afferrò i capelli: "Ingoialo!"
    
    Lo spompinai per un pò, leccandogli le palle piene di sperma. Il cazzo gli divenne di pietra e abbastanza grosso da rendermi difficile il ...