1. Al Doppio Gusto, cucina privata


    Data: 17/11/2020, Categorie: Prime Esperienze Maturo Autore: giessestory, Fonte: xHamster

    ... pensava nascondessero un armadio a muro, invece, dietro la porta c’era una scala di legno; con due brevi tese raggiungeva il piano di sotto.
    
    Da lì si accedeva a un corridoio del tutto fuori luogo, a prima vista. Non era male, ma era letteralmente asettico. Il passaggio era basso a causa di grosse canalizzazioni di acciaio. Un basso e costante ronzio pervadeva tutto l’ambiente. Zia Pam, fece strada, mostrando piena padronanza degli spazi che gestiva:
    
    - Questa è la cucina! – Disse con una vena d’orgoglio, spingendo, col gomito, l’anta sinistra di una perfetta porta industriale.
    
    Una serie di luci fredde si accesero in automatico, esponendo, agli occhi di Kate, una vista mozzafiato:
    
    - Ma questa… questa è una cucina da… da…
    
    - Esatto: una cucina professionale, da ristorante intendo! Attrezzatissima; all’avanguardia. In regola con tutti i permessi e le rotture imposte dal Ministero. – Sorrise soddisfatta, sgattaiolando con destrezza tra banchi d’acciaio, gruppo fornelli, forni complicati e celle frigorifere satinate. Oltrepassarono una gigantesca lavastoviglie:
    
    - Qui potremmo servire, senza intoppi, fino a una trentina di commensali, però, di norma, ne serviamo uno, due o, al massimo, tre.
    
    Raggiante, prese per mano sua nipote e la trascinò, completamente frastornata, nel piccolo, accogliente e peccaminoso ambiente del ristorante più esclusivo, segreto e trasgressivo di New York.
    
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    La cenetta era stata intima e squisita. Avevano servito loro un bianco, poi ...
    ... un rosso, sempre di provenienza italiana, eccellenti. Le due bottiglie giacevano sul loro tavolo, non vuote del tutto, ma quasi.
    
    Erano arrivate tardi; adesso c’erano solo tre tavoli con pochi commensali e l’atmosfera formale del ristorante “Chez Tomaso” si era un po’ ammorbidita. Su un soppalco, un pianista, perduto nei suoi pensieri, carezzava i tasti, suggerendo motivi conosciuti che si perdevano subito, gli uni negli altri.
    
    Forse lo Chef conosceva Pam, infatti venne a salutarle, tempestando di complimenti le due signore e accettando di buon grado, quelli che ricevette per la sua cucina.
    
    Quando restarono sole Pam tornò all’imbarazzante argomento che aveva accuratamente insinuato sul finale della serata: le esperienze sessuali di Kate. La ragazza non parlava volentieri di quelle cose, le ricordavano un periodo breve ma turbolento della sua vita: l’adolescenza. Ma forse, Pam aveva scelto proprio il momento giusto; forse il vino era suo complice, quella sera, fatto sta che Caterina disse più di quanto avesse mai immaginato di poter raccontare.
    
    Insomma: dopo i quindici le prime esperienze con i ragazzi. Era stata lei a scegliere un uomo adulto per farsi sverginare, un po’ per l’esperienza, un po’ per essere sicura di non rivederlo mai più, dopo.
    
    Pamela, sua zia, sembrava comprenderla perfettamente, indagava, soprattutto, il lato sopito della sua sensualità. Kate, oggi, si era imposta una vita diversa e cercava di non pensare al sesso, ma la forza di volontà non ...
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