1. Quel tubino di seta nera


    Data: 17/11/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: dominus_furens, Fonte: RaccontiMilu

    Quel tubino di seta nera innegabilmente ti dona.
    
    Diciotto anni appena compiuti, lunghi e soffici capelli biondi e mossi che superano di poco la metà della tua pallida schiena, quegli occhi di un azzurro disarmante che mi hanno colpito prima del tuo corpo ancora parzialmente acerbo, quel seno abbozzato come piace a me, i fianchi sottili da ragazzina, così diversi anche da quelli di una donna nel fiore della sua bellezza. Il rosa delicato sulle tue labbra e il trucco azzurro appena accennato sui tuoi occhi palesano che quella al mio fianco è poco più che una ragazzina, una primizia che ho avuto la fortuna di cogliere in qualche inspiegabile modo.
    
    Volevi fare esperienza di un mondo non tuo e io te l’ho magnanimamente concesso. In quel tubino di seta nera puoi realizzare finalmente il sogno di sentirti quello che non sei. Volevi provare per una sera l’ebbrezza di vedere il mondo dall’alto di due décolletés, di vivere al pari di me qualche ora. Il prezzo lo conoscevi da prima: mia, senza limite alcuno, per quanto tempo avessi desiderato, in ogni modo avessi voluto, al termine delle ore di mondanità che ti concedevo al mio fianco.
    
    La mia sporca figura la faccio sempre in queste occasioni e devo ammetterlo: tu sei innegabilmente perfetta per l’occasione. Sei esattamente come piace a me, non a caso la fotocopia di mille altre che ti hanno preceduto. Ma più giovane, più bella, più eccitante. Li vedo che ti desiderano, ho imparato a discernere la voluttuosa invidia che ...
    ... riempie i loro occhi stanchi, immagino i loro sessi rattrappiti che cercano di prendere vigore nelle sconce fantasie che fanno del tuo corpo per loro indisponibile. Non sanno che è stato così semplice averti, che il compromesso a cui ti sei concessa è per te tanto denigrante quanto per me eccitante.
    
    Che bella società. Un branco di ipocriti ben vestiti con impulsi ferini, che si crogiolano tra il buon cibo e il buon vino, edonismo becero senza risvolti. Sciocca, ti intriga tanto da concederti completamente a me solo per provarlo qualche ora. Io che potrei viverne ogni istante la disprezzo e la vivo come monotono obbligo in occasioni come stasera, e invece tu saresti disposta persino a prostituire la tua anima per provarlo per qualche ora.
    
    La mia mano sul tuo culo è volgare, lo saggia impaziente, ti mostra a tutti come un mio oggetto senza volontà. Lo sanno e sbavano, tu neppure immagini che potrei gettarti in pasto a qualcuno di loro in cambio di un favore o anche persino del mio solo divertimento. Ma questa sera no. I tuoi capelli ricadono in maniera troppo delicata sulle tue spalle nude, i tuoi occhi grandi saranno offuscati dalla giusta sofferenza per ciò che hai desiderato, ma non per mano di qualche vecchio depravato a cui pure potrei regalarti.
    
    Ma questa notte sei soltanto mia, la foga nell’alzarti l’abito fino ai fianchi te lo lascia intuire e forse è per te persino rasserenante. è la mia scrivania il talamo del nostro amplesso, il freddo marmo levigato che ne copre ...
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