1. Cuccetta Intercity Notte


    Data: 29/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Sandrino888, Fonte: EroticiRacconti

    ... con te, avrei tolto la mano. Posso?” “Certo” Gli faccio spazio e si stende accanto a me le mani si ritrovano da sole, ormai erano delle vecchie amiche si chiudono luna sull’altra, le dita si stringono, poi e tra iniziano delle meravigliose carezze e grattini.
    
    Non passa molto e i nostri nasi iniziano a sfiorarsi e la bocche a cercarsi, inizialmente con de baci dolci quasi timidi, poi subentra la voglia con baci passionali, morsi d'orecchio, baci sul collo, baci sul petto, sull’addome, la sua leggera peluria bionda mi faceva impazzire, brividi, passioni, emozioni. Con le sue labbra scendeva delicato sul mio collo sino alla base delle spalle per poi proseguire sul petto sino all’ombelico dove osava piccoli morsi, feci lo stesso con lui.
    
    La sua mano piano si insinua tra le gambe, sbottona il pantalone e arriva all’inguine che mi genera nuovi brividi gioca con la punta del glande e massaggia il pene con il palmo della mano da sopra le mutande. Quando diventa duro lo afferra con tutta la mano e inizia a segarmi lentamente continuando a baciarmi, non capivo più nulla, ad un certo punto aumenta il ritmo e con l’altra mano massaggia i capezzoli ad un certo punto il mio respiro aumenta e lui capisce che sono vicino all’orgasmo, aumenta il ritmo e dopo qualche secondo mi libero versando una buona quantità di seme sul mio petto e sulla sua mano. Lui continua a baciarmi, per fortuna avevo le salviette per pulirmi stare appiccicato tutta la notte non era il caso. Avrei voluto ...
    ... ricambiare ma lui non ha voluto, ha preferito restare steso accanto a me abbracciati a parlare e con i polpastrelli voleva gli accarezzassi la testa.
    
    Alla stazione di Pescara ci siamo presi una pausa, siamo usciti, nel corridoio e siamo andati tra i due vagoni, ha fumato una sigaretta, abbiamo parlato po’ più liberamente senza preoccuparci di quello di sopra e senza il bisogno di bisbigliare.
    
    Il treno fischia e si rimette in marcia, torniamo nella cuccetta, ho pensato che sarebbe tornato al suo posto, e invece mi dice “non mi fai spazio?” Al che io lo guardo sorpreso pensavo volesse andare a dormire per fatti suoi ormai. “Ti ho detto che anche io voglio compagnia dormiamo insieme, domani ci sveglia il controllore”
    
    Ci ristendiamo e ci abbracciamo e le nostre mani si muovono a carezza. E dopo poco chiudiamo gli occhi.
    
    Come previsto il controllore bussa a sveglia stiamo arrivando alla sua fermata. Si prepara per scendere mi saluta.
    
    Vorrei chiedergli il numero, Facebook, ma nulla, e nemmeno lui l’ha fatto, forse meglio così resta una esperienza della memoria nulla di più. Un ultimo bacio un ultimo ciao con occhiolino e chiude la porta.
    
    Mi ristendo sul letto per me il viaggio è ancora lungo mancano 3 ore, mi addormento.
    
    Vivere certe esperienze ti lascia delle emozioni inspiegabili, uniche, lo a volte possono essere rischiose, ma nei limiti del possibile bisogna un po’ rischiare nella vita, o meglio osare. L’intraprendenza se è figlia di buoni principi e di un buon ...