1. 01 – Ospiti invadenti


    Data: 29/10/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Autore: claudiaeffe, Fonte: RaccontiMilu

    ... cuore. Cercò di non far capire di aver accusato il colpo.
    
    “Non se ne parla neppure. Arrivederci”.
    
    E fece per alzarsi.
    
    “No, non hai capito. Non era una domanda, la mia. La sostituirai tu, punto. Sai qual è la posta in palio”.
    
    Cercò di cambiare argomentazione.
    
    “Guarda, ti ringrazio per aver pensato a me, per certi versi è un complimento. Però non saprei proprio come fare, non so muovermi, non so ballare…”.
    
    “Guarda che non stiamo allestendo Chorus Line….devi andare sul palco, toglierti i vestiti e sorridere. Il resto è superfluo”.
    
    Provò la sua ultima carta.
    
    “Ti prego, io ho già un impegno per stasera, con il mio fidanzato. Come faccio a liberarmi? Cosa gli dico?”.
    
    “Come ti sei liberata per trombare con il tuo collega. Claudia, questi sono fatti tuoi. Trovati stasera alle dieci qui davanti”.
    
    “Non so neppure come vestirmi….”, lo implorò.
    
    “Ci pensiamo noi, per quello che può essere importante un vestito in queste cose. Conto su di te, non costringermi a mettere on line le tue performance sessuali”.
    
    Si alzò e pagò l’aperitivo, lasciando Claudia in preda alllo sconforto.
    
    “Senti, lo sai come vanno queste cene di lavoro….siamo solo ai primi piatti, non riuscirò a liberarmi di stasera, ci vediamo domani. Stai tranquillo, ti amo”.
    
    Claudia chiuse la comunicazione con il fidanzato sentendosi immediatamente colpevole.
    
    Non era colpa sua, questo continuava a ripeterselo da ore: era vittima di un ricatto, non poteva fare diversamente.
    
    Però si ...
    ... ricordava come una decina di giorni fa fosse venuta mentre quegli uomini la violentavano, e sapeva perfettamente di non aver opposto tutta la resistenza possibile.
    
    Perchè non aveva urlato?
    
    Forse perchè non voleva essere salvata?
    
    A volte la paura ti fa reagire in maniera strana, si disse.
    
    Scese dalla macchina e si incamminò verso il night.
    
    Dentro la musica era ancora bassa e alcune ragazze poco vestite si aggiravano tra le poltroncine. A giudicare dal cartello, il locale savrebbe aperto da lì ad una mezz’ora.
    
    Un barista muscoloso aspettava dietro al bancone.
    
    “Tu devi essere Claudia – disse – Ti aspettavamo. Vuoi bere qualcosa per rilassarti?”.
    
    Claudia rifiutò: era bene essere in possesso di tutte le facoltà.
    
    Augusto le venne incontro sorridente.
    
    “Bene, puntualissima Claudia! Sapevo che non mi avresti deluso. Vieni, ti spiego un po’ di cose”.
    
    La condusse in una stanza dietro il palco, dove due ragazze bionde e formose stavano tirando della coca.
    
    “Vuoi?”, le offrì.
    
    “No, fai come se avessi accettato”.
    
    Augusto le porse una gruccia da cui pendeva un abito.
    
    “Questo è il tuo vestito di scena, indossalo. Troverai anche l’intimo, metti anche quello, ovviamente. Ti chiameremo cinque minuti prima di entrare in scena, così avrai modo di prepararti mentalmente”.
    
    Prese da un cassetto un piccolo auricolare.
    
    “Mettiti questo; con i capelli lunghi non si vedrà neppure. Visto che sei alle prime armi, ti guiderò io, come Ambra quando faceva Non è la ...
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