1. Claudia e Cristina , la storia si ripete


    Data: 29/10/2020, Autore: gladius, Fonte: RaccontiMilu

    ... sfiorandola tra le natiche.
    
    Le dita sono ancora unte di crema e sono scivolata senza problemi.
    
    Ripeto il movimento, questa volta andando leggermente più a fondo.
    
    Affondo tra le sue natiche fino a sfiorarle l’ano; lei asseconda il mio movimento allargando leggermente le gambe.
    
    Sta sorridendo, e dal bagno continua a provenire rumore di acqua.
    
    Prendo ancora un po’ di crema, e con le mani intrise mi concentro sul suo sedere.
    
    Mi siedo in ginocchio tra le sue gambe, imponendole in questa maniera di allargarle ulteriormente.
    
    Dal mio punto di vista vedo agevolmente le sue grandi labbra.
    
    Con le mani intrise di crema le massaggio le natiche, precauzione del tutto superflua visto che chiaramente prende il sole con le mutandine.
    
    Sembra gradire, allarga le gambe ancora di più.
    
    Con le dita mi spingo nuovamente sul suo perineo e con la punta di una falange le stimolo l’ano.
    
    Sospira.
    
    Visto che sembra gradire, con l’altro dito le accarezzo la fessura tra le grandi labbra.
    
    E’ umida. Come me, per altro.
    
    “Girati”, le sussurro.
    
    Non apre neppure gli occhi e si volta, offrendosi frontale.
    
    Ha i capezzoli duri.
    
    Fino a quel momento ero rimasta in bikini, mi tolgo anche io il reggiseno.
    
    Anche i miei capezzoli sono duri.
    
    Dal bagno continua ad arrivare rumore di acqua.
    
    Mi sdraio su di lei, poggio le sue labbra sulle sue.
    
    Non è la prima volta che abbiamo un approccio fisico, ma era qualche anno che non capitava.
    
    Ci baciamo, sposto la mia ...
    ... mano sul suo seno.
    
    La sua lingua entra nella mia bocca, io con la gamba le sfrego la topa.
    
    E’ bagnata.
    
    Mi circonda con le braccia e, abbracciate, rotoliamo sul letto fino a quando la mia schiena non si appoggia sul materasso.
    
    Si mette un ginocchio e sposta il torace all’altezza del mio volto, un suo capezzolo mi sfiora le labbra.
    
    Apro la bocca e lo inumidisco con la lingua.
    
    Una sua mano si insinua nei miei slip e con un dito mi passa tra le labbra.
    
    Dopo qualche secondo mi scioglie i laccetti sui fianchi e mi priva anche delle mutandine.
    
    Una volta nuda, la sua mano non ha più impedimenti e le sue dita mi penetrano agevolmente.
    
    Anche io faccio lo stesso con lei, affondando nei suoi tessuti umidi.
    
    “Quanto mi sei mancata…”, mi sussurra nell’orecchio, poi riprende a baciarmi.
    
    Le sue dita mi devastano da dentro, io faccio lo stesso con lei.
    
    Sento l’eccitazione salire, non è solo un fatto meccanico, ma il fatto che sia lei a toccarmi mi fa impazzire.
    
    Mi sento gocciolare, lo stesso è per lei; la sento gemere e la sua bocca sta violentando la mia.
    
    Accelero, voglio venire e voglio che venga lei.
    
    L’acqua dal bagno si chiude.
    
    “Mamma!”, grida il bambino.
    
    “Sì tesoro, ora vengo”, risponde Cristina quasi urlando.
    
    Sono certa che il gioco di parole è voluto, ne riderei non fossi così vicina all’orgasmo.
    
    Sento qualcosa salire dentro di me, sto per venire.
    
    “Ci sei?”, chiedo a mia cugina, che annuisce in risposta.
    
    Veniamo quasi assieme, ...