1. Claudia e Cristina , la storia si ripete


    Data: 29/10/2020, Autore: gladius, Fonte: RaccontiMilu

    Era da questa estate che volevo mandarti questo resoconto, soo riuscita a scriverlo solo ora.
    
    Spero ti piaccia, ovviamente puoi pubblicarlo (lo fai ancora?) e ti autorizzo a citare anche la mia mail.
    
    “Il primo sole è sempre una tragedia”, sento dire a Cristina dalla stanza da letto.
    
    Siamo arrivate al mare ieri sera sul tardi e oggi ci siamo subito fiondate in spiaggia, incuranti dei consigli dal TG5 sulle prime abbronzature, e ora è tempo di bilanci.
    
    Raggiungo mia cugina nella stanza da letto.
    
    Abbiamo deciso di appropriarci della camera che fino a qualche anno prima veniva utilizzata dai nostri nonni, lasciando a suo figlio di otto anni la cameretta usualmente riservata a noi.
    
    La casa profuma ancora di lavanda e di pulito, come se la nonna fosse ancora lì.
    
    Cristina si è appena fatta la doccia e quando entro abbassa l’accappatoio sulla schiena per mostrarmi il segno del laccetto del reggiseno.
    
    In effetti la sottile riga bianca spicca come una cicatrice sulla schiena arrossata.
    
    “Hai fatto male a non proteggerti – le dico – Domani rischi di spellare”.
    
    “Che vuoi farci, ormai? – mi risponde – Magari con un po’ di crema potrei limitare i danni”.
    
    Indica un flacone appoggiato sul comodino, ed è evidente che non potrebbe spalmarsi da sola.
    
    Lo prendo e salgo sul letto con lei.
    
    “Mettiti giù, che ti aiuto”, le dico.
    
    Si priva dell’accappatoio e si corica prona.
    
    Onde evitare momenti imbarazzanti, allungo un orecchio per capire dove sia suo ...
    ... figlio, ma il rumore dell’acqua mi testimonia che è nella vasca da bagno.
    
    Se lo conosco bene, potrebbe starci anche un’ora.
    
    Deposito un po’ di crema sulle spalle di Cristina e la spalmo con il palmo della mano.
    
    La pelle è calda, il sole non l’ha certamente risparmiata.
    
    Deposito un altro poco di crema sulla schiena e la friziono lentamente.
    
    Qui è meno incandescente, ma è sicuramente una zona a rischio per lei, che ha la pelle così chiara.
    
    “Senti sollievo?”, le chiedo.
    
    Lei ha gli occhi chiusi e sorride.
    
    “Sì, va benissimo”, conferma senza aprire gli occhi, portando le braccia ai lati della testa.
    
    Riprendo ad accarezzarle la schiena, portando le dita anche sui suoi fianchi.
    
    Cristina ha circa una quarta di seno, è schiacciata sul materasso e la parte esterna del seno sporge dal suo profilo.
    
    Passandole le mani sui fianchi, con le dita glielo sfioro una volta.
    
    Lei non dice nulla, ma tiene gli occhi chiusi e sorride.
    
    Ripeto il passaggio più volte, toccandogliele ogni volta, poi, con me mani ancora unte di crema, le friziono la parte bassa della spina dorsale, fin lì dove l’abbronzatura si interrompe e si vede il segno dello slip.
    
    Ha un bel sedere mia cugina, anche se con il passare degli anni si è un po’ ingrossato.
    
    Farebbe ancora una bella figura in perizoma, riuscisse a vincere la sua istintiva timidezza e la ritrosia per la presenza del figlio.
    
    Le passo le dita sulle spina dorsale e, come se non avessi potuto contenere lo slancio, finisco ...
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