1. Monellina intraprendente


    Data: 28/10/2020, Categorie: Incesti Sesso di Gruppo Autore: julietracconti, Fonte: RaccontiMilu

    Quella sera rientrai in casa già parecchio su di giri e non avevo toccato alcol. Mi chiamo Juliet sono di origine britannica e sono quel tipo di ragazza abbastanza carina da attirare l’attenzione di giovani e meno giovani. Alta 1.60, bella terza abbondante e soda che sta su anche senza bisogno del reggiseno, colpi di luce che riflettono i miei capelli di varie tonalità di biondo, occhi azzurro-verde, fisico tonico ma mi piace mangiare e così ho accumulato qualche chiletto in più nel girovita che però non mi crea problemi visto che il mio viso angelico colpisce comunque. Sessualmente ho sempre prediletto gli uomini sulla 40ina per vari motivi, il primo prettamente sessuale, l’esperienza gli mette meno fretta e sanno prendere gli iniziativa dilungandosi in preliminare mentre un coetaneo parte abbassandosi i pantaloni e non chiedendosi minimamente se tu abbia goduto o meno. Altro fattore determinante: il potere. Darla al momento giusto ad un 40enne giusto può darti spinte anche molto potenti.
    
    La mia indole sportiva mi aveva portato a rischiare troppo così proprio il giorno di chiusura delle piscine estive durante un tuffo dal trampolino avevo sbagliato qualcosa ed ero caduta rovinosamente a terra rompendomi un braccio una caviglia e slogandomi l’altra e così da circa una settimana ero costretta su una carrozzina e da quanto dicevano i medici avrei dovuto rimanerci per almeno altri due mesi. Appena tornata a casa dal pronto soccorso subito le mie amiche si erano precipitate ...
    ... da me per farmi compagnia e per non farmi sentire isolata e non mancava giorno che qualcuna non mi venisse a trovare o mi invitasse a casa sua.
    
    Quella sera la mia amica Silvia mi invitò a casa sua per la cena avrei cenato con la sua famiglia che programmava una grigliata di fine estate. Mi sarebbe venuta a prendere sua madre e poi mi avrebbe riaccompagnato il padre a cena conclusa. La cena si teneva sul terrazzo e riuscire a portarmi su fu una vera impresa per Silvia e la madre ma dopo 10 minuto eravamo arrivate io fresca e riposata loro un pò meno. Alla griglia c’erano il padre e lo zio di Silvia e l’odore invitante che emavana la carne mi confermò che avevo fatto benissimo a farmi coinvolgere. La serata passo in sobrietà ed allegria e per un giorno non pensai alla condizione di inferiorità che mi sarebbe spettata per i prossimi 2 mesi. Come tutte le cose belle però la serata si concluse e verso l’una il padre di Silvia mi annunciò che quando sarei stata pronta lui mi avrebbe portata a casa. Silvia piegò la mia carrozzina e si affrettò a portarla giù alla macchina mentre il poveretto afferrandomi gentilmente da sotto i glutei mi prese in braccio a mò di bimbo piccolo e mi apprestò a fare le scale. Sarà stato il suo imbarazzo a stare a stretto contatto con una coetanea della figlia, sarà stato il caldo o lo sforzo ma dopo qualche gradino cominciai ad avvertire un “ostacolo” che si poneva tra il suo ventre ed il mio. Io subitò sorrisi divertita della cosa mentre lui sembrava ...
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