1. Cat


    Data: 28/10/2020, Categorie: Autoerotismo Dominazione / BDSM Etero Autore: Lucio, Fonte: RaccontiMilu

    ... poco spazio che c’era era solo davanti a lei, ad un certo punto notò che l’uomo davanti a lei era con lo sguardo fisso verso l’alto e precisamente verso i suoi seni. Si guadò la camicetta e solo allora capì che la camicetta, nella posizione in cui era, ovvero con entrambe le mani attaccate alle maniglie poste in alto, si era alzata e allargata, in pratica dalla posizione più bassa dell’uomo seduto vicino di fronte, poteva vederle chiaramente il seno inguainato da quel reggiseno trasparente. Appena lo capì diventò rossa, provò una scarica elettrica al basso ventre, spostandosi verso dietro, ma incontrò l’opposizione del giovane che come risposta le diede una spinta pelvica in avanti come a incularla. Ora stava esagerando, provò a togliere una mano dalla maniglia, ma non riusciva a mantenere l’equilibrio perché ormai a causa della pressione della folla dietro, ma soprattutto del ragazzo, era troppo inclinata verso l’uomo seduto, per cui dovette restare in quella posizione, pensò anche di girarsi, ma capì che sarebbe stato molto peggio. Alla fine decise di non fare nulla, e continuare in quella posizione quel viaggio, tanto mancava poco alla sua fermata che era quella principale dove sarebbe scesa quasi tutta la folla. Anzi ad un certo punto pensò di voler giocare pure lei, e inarcò il suo bel culetto, facendo premere il membro duro del ragazzo proprio al centro, iniziando un leggero movimento su e giù assecondando le scosse del bus. Sentiva il cazzo del ragazzo pulsare dietro ...
    ... di lei, la gonna sottile e la tuta del ragazzo aiutavano il tutto, ad un certo punto si senti appoggiare le mani sui fianchi, si spaventò aveva esagerato, ma fortunatamente l’autobus frenò, erano arrivati alla sua fermata, la gente iniziò a scendere, lei si voltò, guardò il ragazzo negli occhi e poi abbassò lo sguardo verso il rigonfiamento della sua tuta, che mostrava chiaramente che il ragazzo era ben dotato, gli fece un sorriso lo salutò e scese dal bus, lasciandolo sconsolato e a bocca aperta.
    
    Scesa dal bus si trovò davanti l’edificio dell’azienda dove lavorava, fece un grosso sospiro poi aprì la porta ed entrò, oltrepassare quella soglia voleva dire lasciarsi alle spalle la vecchia vita per incominciarne una nuova. Salì fino all’ufficio di Mr Robinson, entrò dentro nel suo ufficio ma non c’era nessuno, era stata la prima ad arrivare. Iniziò allora con il sistemare le carte delle attività giornaliere, ma si sentiva inquieta ed eccitata come una scolaretta per il primo giorno di scuola. Ad un tratto mentre era intenta nel suo lavoro sentì una voce che la fece trasalire.
    
    Mr. Robinson:- Buongiorno signorina Valentini, oggi di buon ora.- Disse sorridendo.
    
    Cat annuì, gli voleva dire tante cose, ma si sentiva come bloccata, forse aspettava che iniziasse il discorso Marco, che le dicesse qualcosa a riguardo dell’accaduto, ma questo non avvenne, anzi addirittura aveva preso le distanze chiamandola per cognome, come una qualsiasi dipendente dell’azienda, poi continuò:- ...
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