1. La mia passione per ana


    Data: 27/10/2020, Categorie: Trans Autore: luima_89, Fonte: Annunci69

    Racconto a metà tra realtà e fantasia.
    
    Dopo qualche mese tra avventure sessuali con uomini e donne, avevo ancora un desiderio che mi ronzava nella testa, e intorno al bastone: provare una trans.
    
    Per fortuna a Milano il terzo sesso non manca, persino nel mio condominio c’era Ana, una trans brasiliana bellissima. Alta, bionda tinta con pelle olivastra, due occhi scuri ingrandita da due labbra formose, come il resto di un corpo dove il seno e il sedere erano di una rotondità perfetta.
    
    Naturalmente l’imbarazzo mi aveva sempre limitato al “Buongiorno-Buonasera”, anche se quando la incrociavo per le scale una bella sbirciata non me la negavo mai, nella speranza che lei non mi vedesse. Poi un giorno arrivò l’occasione di scambiare quattro parole, anche se da una situazione inaspettata.
    
    Stavo andando al lavoro, la mia auto era nel cortile del condominio, dove i posti sono assegnati su pagamento, quando vidi Ana litigare con un signore di circa quarant’anni. Il motivo era la presenza dell’auto del signore all’interno del parcheggio di Ana, una furbata che feceanche con me per scroccare il posto. Subito ne approfittai per dire la mia e mi intromisi mentre Ana stava cedendo alle lacrime, sopraffatta dalle parole forti del furbetto. Gli dissi di smetterla e di levarsi di torno, perché sennò avrei contattato l’amministratore. Alla minaccia vinsi la contesa, lo scroccone se ne andò e Ana poté parcheggiare la sua macchina.
    
    Una volta sistemato tutto le offrii un fazzoletto ...
    ... per asciugarsi le lacrime e rassettarsi. Una volta a posto si presentò e mi ringraziò:
    
    “Sei stato gentilissimo. Quello stronzo mi stava facendo crollare”.
    
    “Figurati. Se lo rifà avvertimi. Ok?”
    
    Stavo per andarmene a casa, quando fu lei a fermarmi:
    
    “Aspetta. Ti posso almeno offrire un caffè”.
    
    Ero troppo timido per accettare: “Purtroppo sono in ritardo.
    
    Magari un'altra volta”
    
    Lei insistette: “E se ti invitassi a prendere una pizza da me stasera?”… “OK” risposi senza pensare.
    
    Ci demmo appuntamento da lei perla sera, tanto era venerdì e il giorno dopo riposavo.
    
    Tornato a casa mi feci una doccia per farmi bello e andai da lei con una bottiglia di vino e un dolce. Quasi non mi rendevo conto che stavo andando ad un appuntamento.
    
    Bussai e Ana corse subito ad aprirmi. Aveva un vestitino rosso attillato, che su chiunque poteva essere volgare, ma su di lei era fantastico. Una minigonna e una scollatura che attraversava quella quarta perfetta.
    
    Ero inebetito, fu lei a ridere, a chiedermi se stavo bene e se volevo entrare. Non me lo feci ripetere. Ordinammo le e mentre le aspettavamo mi fece vedere la sua casa. Altro che il mio monolocale, era enorme tutto decorato con colori vivaci e quadri contemporanei. Mi fece sedere sul divano per parlare un po’ e conoscerci meglio tra condomini. Mi disse che era arrivata dal brasile e dopo un po’ di lavoretti era riuscita ad aprire un negozio di vestiti. Poi lei mi chiese se avevo la ragazza, risposi di no e ribattei ...
«12»