1. La povera zia


    Data: 27/10/2020, Categorie: Etero Incesti Autore: Paolino99, Fonte: RaccontiMilu

    ... mi tolse dai guai difatti qualcuno bussò alla porta della camera chiamando il nome di Federica. Io non riuscii a proliferare parola, la mia lingua era praticamente paralizzata, totalmente secca come se fosse nel mezzo di un torrido deserto; tutta la mia prepotente eccitazione crollò come un castello di carte costruito sfidando di troppo la forza di gravità.
    
    Per fortuna con voce ferma rispose lei. Era suo padre, dicendogli che Chiara cercava di me.
    
    Come se quel nome avesse rotto l’incantesimo che c’era in quel momento fra di noi, rompemmo quel magico abbraccio e ci guardammo nella maniera di come si guardano due sconosciuto abbracciati strettamente insieme; ci separammo e uscii immediatamente dalla stanza lasciando lì Federica in piedi.
    
    Subito fuori dalla porta c’era Antonio, il padre di Chiara che con passo molto lento e strascicato non si degnò neanche di guardarmi. Pensai immediatamente che sapesse cosa avevo fatto ma subito dopo realizzai che come poteva essere felice o considerare me visto che aveva appena perso la moglie?!
    
    In ogni modo tornai da Chiara, salutammo debolmente e uscimmo di scena e io non pensai per tutto il giorno avvenire a quello che mi era successo.
    
    A fine di quella giornata, dopo le consuete ore di lavoro, tornammo entrambi a casa e mentre io mi fermai a casa Chiara continuò verso casa dei suoi genitori. Ancora era presto, circa le diciotto se non ricordo male e quindi volli rilassarmi andando a fare una rapida ma rilassante ...
    ... doccia.
    
    Ero da meno di due minuti sotto al getto dell’acqua calda che non so come ma il mio pensiero tornò a Federica mandandomi subito sull’attento il membro; nella mia mente mi immaginai lei tutta nuda, coi seni ancora floridi, un ventre piatto dove ancora si insinuavano debolmente i muscoli di tempi passati e scendendo ancor più in giù una fichetta un po’ pelosa ma finemente curata ‘ così se la immaginava. Socchiusi gli occhi e nella mia mente Federica si avvicina con passo languido verso di me e inginocchiatasi davanti a me, con tocco delicato prendeva ad accarezzarmi il pene, facendomi mandare deboli sussulti di piacere.
    
    E mentre tutto questo avveniva nella mia mente, io mi masturbavo senza limite, stringendo fin quasi a farmi male il mio membro ormai duro e pronto a venire mentre l’acqua mi copriva come una calda coperta, d’acqua.
    
    Mi segavo con foga inaudita, era qualche mese che non mi concedevo un simile rilassamento e con in mente il lussurioso pensiero di Federica non potevo far di meno; infine raggiunse l’orgasmo schizzando a ‘idrante’ sulle bianche mattonelle della doccia; mi abbandonai sotto il getto d’acqua appoggiandomi con le spalle alla parete e lasciando che la calma tornasse sia in me e sia sul mio cazzo ormai sfogato.
    
    Ormai era quasi una mezz’ora buona che ero li sotto ed era venuto il momento di uscire quindi mi fermai l’acqua uscii e dopo essermi asciugato e rivestito andai cucina per vedere di fare qualcosa per cena.
    
    Chiara rientrò in casa in tarda ...
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