Il suo nome è olivier 1.
Data: 26/10/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: LoScrittore91, Fonte: Annunci69
... informo.
Olivier incrocia le braccia al petto, i suoi bicipiti si contraggono apparendo di nuovo possenti e perfetti.
- Anche io, solo che ho perso il conto delle volte in cui le ho messo le corna -, ribatte con un tono che sembra tutt’altro che pentito.
- Mi dispiace per la tua ragazza -, rispondo ironicamente.
- Facendo il calciatore mi sono capitate molte occasioni con delle belle ragazze ed io non sono uno che resiste facilmente -, mi spiega con un’espressione divertita.
- Quindi sei uno stronzo -, gli dico sorridendo, usando un tono piuttosto scherzoso.
- Si lo ammetto -, conferma sghignazzando. - Da quanto state insieme? -
- Sei anni -
- Ah, immagino che oltre a lui non hai avuto altre esperienze -
- No infatti -, rispondo con un lungo sospiro.
- Dal momento che è stato l’unico, spero che sia almeno dotato -, esclama.
Sentendo quelle parole scoppio immediatamente a ridere, abbasso lo sguardo scuotendo ripetutamente la testa. - Come mai ti interessa? -, domando tornando con lo sguardo su di lui.
- Curiosità maschile -, mi risponde con un sorriso da schiaffi.
- È una cosa privata, mi dispiace deluderti -
- Ho capito, ce l’ha piccolo -
Ha indovinato, mi vergogno quasi a dirglielo, passerei per la sfigata che è stata solo con un ragazzo che ce l’ha anche corto. Ho sempre evitato l’argomento con le mie amiche, soprattutto con Virginia. Lei, da quando si è lasciata, è stata con tutti ragazzi che potevano vantarsi di un 18 ...
... centimetri, in alcuni casi anche 20. Ho sempre provato invidia ma, cosa ancor più grave, mi è capitato di immaginare come sarebbe stato farsi scopare da un ragazzo dotato, magari africano.
- No, ce l’ha normale, 16 centimetri -, rispondo mentendo.
Olivier mi guarda fisso, come a voler decifrare la mia espressione. Fa scivolare la mano sul suo viso, lisciando delicatamente la barba, finendo per toccarsi il mento.
- Ti sei accontentata di poco -, afferma provocandomi.
Inarco le sopracciglia. - Da come parli sembra che sei messo meglio -
- Decisamente meglio -, ribatte con un sorriso di sfida.
Sto per controbattere, lo squillo del telefono però mi blocca improvvisamente.
Apro la borsa e afferro il cellulare, come immaginavo è Riccardo.
- È il mio ragazzo, fai silenzio altrimenti scopre che sto qui -, spiego ad Olivier.
- Ok, vai tranquilla -
Snodo le gambe, in precedenza accavallate, tornando pertanto in una posizione composta. Faccio un prolungato sospiro, ricco di ansia e sensi di colpa.
- Ehi amore -, rispondo con un sorriso forzato, lo sguardo fisso sul pavimento.
- Amore! Sei a casa? -, domanda Riccardo con un tono dolce.
- Si sì, sono appena tornata -
- Ok allora di do la buonanotte, io sto crollando -
- Va bene amore, ci sentiamo domani, ti amo -
- Ti amo anche io, a domani -, aggancia il telefono terminando una delle chiamate più lunghe della mia vita. È la prima volta che gli mento così, non mi riconosco nemmeno. Spesso mi capita ...