1. Le fantasie devono restare fantasie – cuck version


    Data: 25/10/2020, Categorie: 69, Cuckold Etero Sesso di Gruppo Autore: taboo, Fonte: RaccontiMilu

    ... sull’accaduto. Sono passate due settimane, lui non l’ho più sentito e ho sempre cercato di evitare di passare avanti il suo negozio.
    
    Senza nemmeno il bisogno di dircelo, io e mia moglie abbiamo deciso di far finta che nulla sia successo.
    
    Solo che io non credo di essere così stupido. Negli ultimi 15 giorni, dieci pranzi sono stati a base di pesce. “A mamma sta iniziando a piacere il pesce” ha detto ieri il nostro figlioletto a tavola. Una frase che mi ha illuminato. Sta iniziando a piacergli il pesce…
    
    Eccola che torna. E’ entrata in cucina. Rovisto fra la spesa che ha appena portato.
    
    “Anche oggi pesce…”
    
    Lei trasale, ma cerca subito di fingere tranquillità. “Ah, si. Ne approfitto, in questo periodo si trova quello migliore sul mercato…”
    
    La guardo fissa in volto. Lei se ne accorge e mi fa un cenno come per chiedere cosa c’&egrave. Porto un dito alla punta del mio naso. Lei passa il suo dorso sotto il suo naso: una strisciata di sperma.
    
    “Cazzo! Ma allora la cosa &egrave continuata?!”
    
    “No, ascoltami, non &egrave come credi…”
    
    “Ma che cazzo dici, lo conosco bene, conosco i suoi giochetti…”
    
    “No, ti prego, ascoltami, &egrave importante!”
    
    Zittisco. In effetti ho sempre sospettato ci fosse qualcosa di più, e ora voglio sapere tutto. Ci sediamo a tavola.
    
    “Prima di te, io già conoscevo lui. Andavo con mia madre a fare la spesa da quello che era il suo titolare. Lui era il ragazzo di bottega, imparava il mestiere. Conosci il suo carattere, fa lo ...
    ... sporcaccione con tutti. Con me faceva si battute allusive, ma le condiva con un tono di voce gentile. Io caddi come una stupida alle sue lusinghe, pensando fosse realmente una persona gentile. Non era così; e rimasi incinta. Non gli dissi nulla perch&egrave non lo volevo come marito. Mi ricordai di te. Sapevo di piacerti, e la brutta esperienza con quel porco mi aveva fatto capire l’importanza di avere una persona realmente buona al mio fianco. Ti lasciai sedurmi e ti ho fatto credere che nostro figlio sia il tuo. Perdonami…”
    
    Ora so che vuol dire restare sconvolti. Sto crescendo il figlio di quella merda?!? E io, l’uomo che l’ha cresciuto, ora che ne sarà di me? Come lo guarderò il bambino da oggi?
    
    “Non so che dire… Ma tu, perch&egrave sei tornata da lui?”
    
    “E lui che ha incominciato a perseguitarmi, l’indomani stesso di… quella sera lì. Ce l’aveva ancora con te, diceva che dovevi fare ancora penitenza…”
    
    “Cos’altro vuole?”
    
    “Vuole mettermi incinta…” Un’altra volta?!?
    
    “E glielo vuoi permettere? Ma che cos’hai in testa? Io non so come reagire… forse dovrei ribellarmi! Dovrei sbatterti fuori di qui…”
    
    “No, ti prego, non voglio che la cosa diventi di dominio pubblico…”
    
    “Dio mio, se lo venissero a sapere…”
    
    “Ti prego, no! Troviamo una soluzione migliore… perch&egrave dobbiamo rovinarci la vita?!?”
    
    Mi scopro mentre le fisso la punta del naso “Ma tu oggi gli hai fatto solo un pompino?”
    
    “Si, aveva clienti all’ingresso, non abbiamo potuto fare altro…”
    
    Mi ...