1. Due per due


    Data: 23/10/2020, Categorie: Cuckold Etero Autore: iprimipassi, Fonte: RaccontiMilu

    ... l’ospitalità e sottolineando come quel test che di lì a poche ore avrebbe dovuto svolgere nella mia città le fosse capitato all’improvviso tra capo e collo, senza il preavviso necessario per poter prenotare un albergo o un B&B in periodi di alta stagione.
    
    Detto tra noi, per me è stata davvero un’enorme fortuna.
    
    Dopo, l’ho convinta a riposare qualche ora prima dell’esame. Si è addormentata quasi immediatamente sul mio letto, vestita di una leggerissima vestaglietta bianca con fiorellini blu. Spesso, fingendo di essere indaffarato, mi ritrovavo a passare davanti alla porta della stanza nella quale riposava. Ero in tumulto a guardare, da pochi metri di distanza, la stoffa della vestaglia salire fin quasi a scoprirle i glutei. Una volta son anche entrato, fingendo di dover prendere qualcosa dalla mensola accanto al PC, pur di poterla guardare dal basso verso l’alto. Non so come tu faccia ad avere quel culetto davanti agli occhi tutti i giorni e non impazzire di desiderio. Così tondo e sodo, un richiamo irresistibile. Riuscivo distintamente a riconoscere delle belle mutandine azzurre, e immaginare un reggiseno della stessa tinta avvolgerle quelle generose mammelle, intraviste in alcune delle foto che mi hai mandato, mi faceva eccitare all’inverosimile.
    
    Non fosse stato per la promessa che ti feci di non cercare di scoparla durante la sua permanenza, non so come avrei potuto reagire in quel momento. E’ stato davvero difficile resistere alla tentazione di sdraiarmi accanto a ...
    ... lei per approfittare del suo corpo tonico e slanciato e delle abbondanti curve così ben distribuite su di esso.
    
    Ad ogni modo, ho lasciato a fatica la stanza, scortato dal suono del flebile respiro di Mirella sul mio cuscino.
    
    Quando si è svegliata, abbiam gustato una granita al caffè e poi si è preparata per il test. Il pantalone nero e la camicetta bianca, da lei scelti quale abbigliamento, valorizzavano il suo corpo da atleta. Il suo sedere e il suo seno spiccavano, rompendo la monotona sobrietà degli abiti indossati a favore di una incontenibile sensualità. I lunghi capelli raccolti in una lenta coda di cavallo le donavano un’aria professionale, coprendole le orecchie e, in parte, le guance, ma facendo risaltare ancor più i suoi occhi, perfettamente intonati al piccolo ciondolo della sua elegante collana.
    
    Era molto agitata e, fuori dalla sede dell’esame, mi son ritrovato ad abbracciarla per confortarla. Aveva messo un profumo molto forte. Probabilmente mi avrebbe disturbato se lo avessi sentito in profumeria, ma lo sopportavo volentieri, pur di continuare a stringere a me quel corpo caldo e tremolante.
    
    Le due ore lontani sono state interminabili, ma ben ripagate dal vedere il suo smagliante sorriso mentre varcava l’ampio portone di legno, con la sicurezza e la serenità di chi sa di aver fatto un buon lavoro. Mi è quasi corsa incontro e mi ha gettato le braccia al collo, ringraziandomi per l’appoggio e rassicurandomi circa il probabile esito più che positivo del ...