1. L'amica dispettosa.


    Data: 22/10/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: BluePink, Fonte: Annunci69

    ... allungava una mano verso le gambe di Sonya e quest'ultima aprì leggermente le gambe e, non distogliendo lo sguardo dal televisore, cercava con la sua mano destra di toccare in mezzo alle cosce di Ylaria.
    
    I movimenti delle loro mani erano molto pacati e lenti, come se stessero accarezzando qualcosa che le rilassasse. Sonya esclamò che le faceva senso, io con un tono molto deciso e mite le risposi che era solo un gioco di quel momento e che in fondo rimaneva un segreto tra noi tre, pertanto dovevamo solo pensare a rilassarci.
    
    Abbassai il mio slip fino a sotto i testicoli, ma in questo modo lo slip mi comprimeva i genitali che li faceva apparire ancora più gonfi.
    
    Ebbero così modo di vedermi allo stato "brado": ero depilato e avevo rimasto un piccolo strato di peli sul pube, solo lì si potevano trovare peli. Mi depilai anche l'ano, mi piace essere liscio.
    
    Accarezzavo il mio pene sfiorandomelo con le dita, sentivo il calore che emanava e le vene ingrossate che facevano notare la piena consistenza del mio sesso. Per la voglia che avevo non potevo far a meno di contrarre i muscoli delle mie parti intime e ad ogni contrazione il mio pene era come si riempisse di sangue e si innalzava con stacchi secchi e perentori.
    
    Mi accorsi che Sonya mentre guardava il film, fugacemente i suoi occhi cadevano sulle mie quattro dita della mano destra che percorrevano su e giu per il tronco turgido del mio fallo e con l'indice e il pollice comprimevo un po' la mia cappella per ...
    ... intensificare il mio desiderio.
    
    Anche Ylaria non riusciva più a non distrarsi per guardarmi fuggevolmente.
    
    Lo slip mi stringeva troppo i testicoli, lo tolsi e restai completamente nudo, allargai le gambe per stare comodo e feci uscire le ginocchia fuori dal lettino, mi alzai un po' poggiando la schiena sulla spalliera del letto. Impugnai il mio membro e lo strinsi, era davvero duro, lo sentivo pulsare. Lentamente scoprivo e ricoprivo la mia cappella guardando i loro sguardi, perché ora le loro attenzioni erano rivolte a me. Così, con tutta tranquillità, inizia a toccarmi.
    
    Credevo che ormai si erano decise a farmi andare nel loro lettino.
    
    Io non potevo restare in quelle condizioni, così tornai alla carica tentando di persuaderle nell'accettarmi nel loro stretto letto.
    
    Ma Sonya si rifiutava ancora, ma non con un diniego perentorio. La sua negazione lasciava spiragli di speranza, ma non capivo ancora cosa aspettasse per accettarmi nel loro letto.
    
    Avevo bisogno di un aiuto per riuscire a godere, perché in quello stato non avrei chiuso occhio. Da solo, anche concentrandomi, non ci stavo riuscendo, mi serviva qualcosa che mi facesse raggiungere l'apice dell'eccitazione per sfogare e a buttar fuori tutto il mio nettare di passione.
    
    Proposi di poter avere un loro slip, perché così mi era più facile raggiungere l'orgasmo, ma le avvisai che se anche questo non andava bene per loro, io mi sarei buttato nel loro letto e sarei rimasto a dormire con loro.
    
    Con questa ultima ...
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